La logistica è sempre più digitale: ecco i ruoli più ricercati per la supply chain 4.0

 La logistica è sempre più digitale: ecco i ruoli più ricercati per la supply chain 4.0

Magazzinieri, autisti, responsabili di magazzino, addetti all’uso del muletto, supply chain manager, addetti alle consegne: sono questi i tipici ruoli della logistica. La supply chain non è però più quella di un tempo, con approvvigionamento, produzione, distribuzione e vendita che sono divenute via via sempre più digitali.

Per ridurre i tempi, per tagliare i costi, per aumentare l’efficacia e la sicurezza, per azzerare gli sprechi. Ecco allora che è cresciuto il livello di automazione nei magazzini, che si stanno diffondendo sempre più i robot a guida autonoma, che si sfruttano maggiormente i big data per ottimizzare i diversi processi. Ne consegue dunque che al fianco dei classici ruoli della logistica si affacciano nuovi profili, più qualificati, più specializzati, più “digital”. Figure indispensabili per tutte quelle imprese che desiderano sfruttare le nuove possibilità tecnologiche, e che per l’appunto si sono messe in modo massiccio alla ricerca di questi talenti.

«I nostri headhunter specializzati nella selezione del personale per la logistica negli ultimi anni sono stati contattati sempre più spesso per la ricerca delle nuove figure del settore» spiega Carola Adami, fondatrice di Adami & Associati, società internazionale di head hunting specializzata nella selezione di personale qualificato e nello sviluppo di carriera, specificando che «si tratta di ruoli fino a pochi anni fa semplicemente inesistenti, come per esempio gli ingegneri progettisti di shuttle robotici».

Il settore della logistica è quindi in rapida trasformazione, e l’ingresso di nuove tecnologie deve essere seguito in parallelo dall’inserimento di nuovi e competenti talenti.

«Tra i ruoli più ricercati nella logistica al momento c’è quello del logistic specialist, deputato alla gestione del flusso delle merci, o quello del senior program manager, con il ruolo di mettere a punto una visione strategica a lungo termine, sfruttando tra le altre cose anche i big data» spiega Adami, aggiungendo che «ci sono sempre diverse opportunità per chi ha le carte in regola per diventare supply chain manager, chiamato ad aumentare l’efficienza della catena di approvvigionamento riducendo costi e sprechi, o fleet manager, per la gestione delle flotte dell’impresa».

E di certo non mancano ruoli atipici e altamente specializzati: l’head hunter a questo proposito cita «i designer di imballaggi sostenibili, i convertitori di autostrade smart, oppure i progettisti di mezzi a idrogeno per la logistica».

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