3 social news di settimana: Pinterest, Snapchat, Instagram

 3 social news di settimana: Pinterest, Snapchat, Instagram

In fatto di advertising sui social networks ci sono delle alternative a Facebook? Sì, in teoria. No, in pratica. E le notizie di settimana sostanziano questa risposta a due facce.

Pinterest, per cominciare, questa settimana arriva a 150 milioni di users mensili. Sono molti per un’azienda vecchia 7 anni. E sono tanti per un social che ha potenziale da esprimere, lato business. Cosa c’è di meglio di una bacheca-Pinterest di desiderata per promuovere un’e-commerce ai suoi utenti, siano essi attuali o potenziali?

E sono tanti anche i 300 milioni di $ in advertising che l’app raccoglierà (o veicolerà, a seconda dei punti di vista) nel 2016 (dati: The Wall Street Journal). Ma sono abbastanza per far finire Pinterest nell’agenda dei centri media Italiani ‘scorporando’ un pezzo di investimento da Facebook?

No, secondo me. Se in Italia 26 milioni di persone usano i social e 25 milioni sono su FB, perché complicarsi la vita? Tanto più che quattro quinti degli investimenti promozionali finiscono comunque allocati sui media tradizionali.

Ma poi che dire di Snapchat, che ha solo 5 anni d’età ed ha già 150 milioni di users al giorno? L’app del fantasmino raccoglierà 500 milioni di dollari in ADV nel 2016; con, in più, un trend che la porterà ad incassare 1 miliardo di dollari in pubblicità nel 2017.

Ma può Snapchat competere con Facebook, sul mercato globale? E su quello italiano? No, neanche Snapchat ce la può fare. Troppo ‘giovane’ e difficile da usare. Senza contare che i suoi contenuti sono evanescenti per definizione, complicando tracking e double-checks aziendali / imprenditoriali.

Ma nemmeno Instagram è una valida alternativa al fratello maggiore. È vero che ha mezzo miliardo di utenti, quindi una reach che significa il secondo posto globale. È vero che ha un engagement forte ed in crescita. È vero, infine, che ha degli users più interessanti, meglio segmentati e con un ciclo di vita da consumatori sensibilmente più alto di FB.

Ma Instagram manca di tutti i tools costruiti apposta per usare la piattaforma Facebook a tutti i livelli; strumenti che gli advertisers possono usare anche in maniera autonoma ed efficace. Strumenti intuitivi e pragmatici come la app ‘Pagine’ o come ‘Facebook Ads Manager’.

Sono tools con tanti bugs e limiti, è vero. Ma li possono usare un privato così come una PMI od un centro media. Mentre la novità di Instagram di questa settimana, per intenderci, è che tutte le sue funzioni principali sbarcano finalmente su PC.

Insomma: ci sono, sì, delle piattaforme social molto interessanti, su cui investire in maniera alternativa, facendo delle campagne sui social media performanti. Ma Facebook rimane dominante e – soprattutto nell’orizzonte pubblicitario italiano – senza vere alternative.  

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