80 EURO AL MESE. Nonostante gli aumenti delle addizionali Irpef, con il taglio promesso da Renzi, nel 2014 vantaggi tra 600 e 1.000 euro

A fare i conti ci ha pensato l’Ufficio studi della CGIA che ha comparato, per gli anni 2013 e 2014, gli aumenti medi registrati dalle addizionali comunali e regionali Irpef in ciascuna regione e il risparmio di imposta legato all’aumento delle detrazioni da lavoro dipendente disposto dal Governo Letta e in previsione dal Governo Renzi.
“In questo confronto – afferma Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA – non abbiamo tenuto conto del probabile aggravio fiscale che le famiglie subiranno dall’introduzione della nuova tassa sui servizi indivisibili, ovvero la Tasi. Altresì, non abbiamo considerato l’effetto negativo, che varrà su tutti i 12 mesi di quest’anno, dovuto all’aumento dell’Iva scattato nell’ottobre scorso. Pertanto, è verosimile ipotizzare che il saldo positivo, dato dalla differenza tra l’appesantimento della busta paga voluto da Renzi e l’aumento delle addizionali Irpef, subirà un ridimensionamento. Chi, invece, presenta un reddito superiore ai 25.000 euro non potrà godere del taglio Irpef ipotizzato dal Governo, ma subirà solo l’aumento delle addizionali”.
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