ADAPT: lavoro, occupazione in crescita ma solo per gli over 50

Immagine di senivpetro su Freepik

A maggio 2025 il tasso di occupazione (15-64 anni) sale al 62,9%: +80mila occupati su base congiunturale (+0,3%) e +408mila su base tendenziale (+1,7%), raggiungendo quota 24,3 milioni.

Va però segnalato che la crescita occupazionale è unicamente attribuibile all’aumento di occupati over 50, che crescono di 572mila unità su base annua (+5,9%), con una crescita di 124mila unità (+1,2%) solo tra aprile e maggio 2025. Per le altre classi di età, si registra una contrazione del numero di occupati. Fa eccezione la classe 25-34 anni che segna un +0,1% rispetto a maggio 2024. In termini assoluti, la contrazione più significativa si rileva per la fascia 35-49 anni che registra un calo di 120mila unità rispetto al mese precedente.

Anche il numero di disoccupati cresce, nello specifico di 113mila unità rispetto ad aprile 2025 (+7,1%) e di 15mila unità rispetto a maggio 2024 (+0,9%), attestandosi a 1,7 milioni. Il tasso di disoccupazione (15-74 anni) sale al 6,5%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente ma sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente (-0,1 p.p.).

A fronte della crescita degli occupati e dei disoccupati, si registra un importante calo di inattivi: -172 unità rispetto al mese precedente (-1,4%) e di 320 unità su base tendenziale (-2,6%), scendendo a quota 12,1 milioni. L’indice di inattività per il mese di maggio 2025 si attesta al 32,6%.

Nel dettaglio delle tipologie contrattuali, si rileva un aumento di dipendenti con contratto a tempo indeterminato di 67mila unità rispetto ad aprile 2025 e di 388mila unità rispetto a maggio 2024 (rispettivamente +0,4% e +2,4%). Per contro, su base mensile l’occupazione dipendente a termine è in lieve calo (-0,2%), ma registra una riduzione del 5,5% su base tendenziale (-155mila unità). Sono in aumento, infine, sia su base annua (+175mila unità, +3,5%) che su base mensile (+17mila unità, +0,3%) i lavoratori autonomi.

Guardando alla componente di genere, rispetto ad aprile 2025 cresce sia l’occupazione maschile (+34mila unità, +0,2%) sia quella femminile (+46mila unità, +0,5%). Cala invece l’inattività: -101mila unità tra gli uomini (-2,2%) e -71mila unità tra le donne (-0,9%). Si registra una dinamica simile anche su base annua.

«Il calo degli inattivi è sicuramente una notizia positiva – osserva Francesco Seghezzi, presidente di ADAPT – ma ciò che dovrebbe farci riflettere è che l’aumento dell’occupazione riguarda esclusivamente gli ultracinquantenni». Seghezzi prosegue: «Se il mercato del lavoro continuerà a essere trainato dai lavoratori over 50, è inevitabile attendersi ripercussioni sulla produttività. Inoltre, le riforme pensionistiche continuano ad avere un impatto significativo sulla crescita occupazionale in Italia». Si tratta di elementi centrali per valutare la sostenibilità e la qualità del modello occupazionale che si sta delineando.

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