Taisch (MADE Competence center): Con i dazi costi aggiuntivi per le imprese e limitata capacità di investire nella transizione digitale

“L’introduzione di dazi del 15% sull’importazione di prodotti europei negli Stati Uniti rappresenta un fatto con cui occorre confrontarsi dopo settimane di incertezza. Pur avendo un impatto più contenuto rispetto al 30% inizialmente ipotizzato nella comunicazione inviata dal Presidente Donald Trump lo scorso luglio, la misura colpisce un comparto già da tempo in difficoltà e che, proprio per questo, avrebbe avuto bisogno di un sostegno concreto, anziché di ulteriori ostacoli, per ritrovare competitività”, dichiara Marco Taisch (nella foto sopra), Presidente di MADE Competence Center. “La transizione digitale era stata correttamente individuata come leva strategica per il rilancio del settore. In questo contesto, MADE ha supportato numerose imprese nell’adozione di soluzioni innovative e sostenibili, capaci di migliorare l’efficienza e accelerare i processi produttivi. Tuttavia, temiamo che l’accordo raggiunto possa rallentare questo percorso virtuoso, a causa di un inevitabile ripensamento delle priorità aziendali, con il conseguente spostamento dell’attenzione da obiettivi di lungo periodo a esigenze contingenti. Sebbene lo scenario peggiore sia stato evitato, le nuove tariffe rappresentano comunque un onere aggiuntivo per le imprese che riduce la capacità di investimento in progetti strategici.”

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