Nel secondo trimestre 2025, il PIL è in ripresa negli Usa e nell’area Ocse, mentre è in rallentamento nell’Unione europea, registrando un segno negativo per le due maggiori economie della manifattura europea, Germania (-0,3% rispetto trimestre precedente) e Italia (-0,1%). Le prospettive per l’economia mondiale restano molto incerte e il trend delle esportazioni, al netto delle vendite del farmaceutico, rimane stagnante. La produzione manifatturiera nei primi sette mesi del 2025 segna una flessione dell’1,5%, con un calo più pesante per moda e meccanica. In positivo l’attività delle costruzioni, con la produzione che cresce del 4,7% nei primi sette mesi del 2025. Nel primo semestre del 2025 il fatturato dei servizi sale dell’1,9%, mentre il buon andamento di giugno ha portato le presenze turistiche a salire dell’1,9%, sempre nei primi sei mesi dell’anno.
Il quadro delle ultime tendenze della congiuntura è proposto nel 35° Report su trend economia, congiuntura e MPI di Confartigianato, ‘Le nuvole dell’incertezza e gli scenari dell’autunno 2025’ presentato stamane in un webinar concluso dall’intervento di Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche. Qui per scaricare il 35° Report.
I temi al centro del 35° report – Nell’introduzione di Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato, sono state riassunte le principali evidenze della congiuntura a livello nazionale e nel confronto internazionale, anticipate in un intervento nel corso di Match Point.
La debole fase ciclica nell’Unione europea è caratterizzata dalla sincronia della bassa performance dei due motori dell’economia continentale, Germania e Francia. Inoltre, sono state delineate le prospettive dell’autunno 2025 con le evidenze su costi dell’energia, mercato del lavoro, politica monetaria e mercato del credito delle imprese. Il mercato del lavoro continua a mostrarsi solido, mentre le pause della BCE nel calo dei tassi mantiene ancora un elevato costo dei prestiti che penalizza la ripresa in corso degli investimenti in macchinari (vedi grafico), dopo cinque trimestri con il segno negativo. Un capitolo del rapporto fa il punto sulla finanza pubblica, in vista della prossima manovra 2026. Entro il 2 ottobre sarà varato l’aggiornamento del quadro di finanza pubblica nel Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp), mentre entro il 15 ottobre va inviato del Documento programmatico di Bilancio alla Commissione europea e per il 20 ottobre deve essere presentato al Parlamento il disegno di legge di Bilancio. Qualora il deficit rientrasse sotto al 3% già nel 2025, si delinea una possibile uscita anticipata da procedura per deficit eccessivo, anche grazie al forte calo dello spread che è ritornato sui livelli del 2010, precedente alla crisi del debito sovrano. Si mantiene il trend programmato della spesa primaria netta, mentre dal 2027 è prevista una riduzione del debito/PIL dal 2027. Si apre una complessa partita dalla spesa per la difesa, dopo l’innalzamento per i paesi NATO del limite minimo del 5% del PIL. Su questo fronte le raccomandazioni della Commissione europea del 4 giugno chiedono all’Italia di potenziare la spesa complessiva in materia di difesa, pur rispettando i tassi massimi di crescita della spesa primaria netta.
Il focus sui territori del 35° Report, presentato da Licia Redolfi dell’Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia, Monica Salvioli dell’Osservatorio MPI Confartigianato Emilia-Romagna e Carlotta Andracco dell’Ufficio Studi Confartigianato Vicenza, mette in evidenzia le differenti dinamiche su export, nel contesto delle incertezze innescate dalla guerra dei dazi e la debolezza della domanda dei principali mercati europei del made in Italy. Inoltre, sono delineate le differenti traiettorie su scala territoriale del mercato del lavoro, dei costi dell’energia e della demografia delle imprese.
Il lavoro si conclude con l’elenco aggiornato con link delle News Studi sul portale confederale, le pubblicazioni dell’Ufficio Studi in area ‘Studi e ricerche’ e gli articoli su QE-Quotidiano Energia.
Ritorno in positivo dopo cinque trimestri della dinamica investimenti in macchinari e impianti*
I trimestre 2022-II trimestre 2025. Var. % tendenziale, prezzi costanti, (*): compresi mezzi di trasporto – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat