Dai mentalist agli open bar: i 6 trend del Natale aziendale secondo Kampaay

Se per anni la festa di Natale aziendale è stata sinonimo di cena e brindisi, oggi si è trasformata in qualcosa di molto diverso: uno spettacolo pensato per stupire, coinvolgere e raccontare la cultura aziendale attraverso l’esperienza. Secondo i dati raccolti da Kampaay, agenzia innovativa specializzata in eventi corporate, le aziende stanno trasformando le classiche cene di fine anno in esperienze immersive che mescolano performance e intrattenimento emozionale.

La festa di Natale ha l’aspettativa più alta da parte dei dipendenti e le aziende più smart la stanno usando come un potente strumento di branding interno“, commenta Giorgia Merlo, Head of Event Excellence di Kampaay. “Non si tratta più solo di offrire una bella cena, ma di creare uno show, un ricordo condiviso. Ogni elemento, dalla location alla scaletta, deve contribuire a trasferire energia, valori e senso di appartenenza. È per questo che vediamo una professionalizzazione sempre maggiore, con una logica da vera e propria produzione live“.

I trend del Natale aziendale 2025 secondo Kampaay

Nel 2025 emergono sei trend chiave che stanno ridefinendo la cultura dell’intrattenimento aziendale. “E che ci dicono una cosa importante – aggiunge Daniele Arduini, CEO di Kampaay. – Le aziende hanno capito che gli eventi, e in particolare la festa di Natale, sono un asset strategico per attrarre e trattenere talenti. In un mondo sempre più digitale, creare connessioni umane reali è il vantaggio competitivo più grande. Un evento memorabile non è un costo, ma l’investimento più efficace per rafforzare la cultura aziendale e iniziare il nuovo anno con un team più unito e motivato“.

Eccoli nel dettaglio:

  1. Dal food allo show: rispetto al 2024, più del 30% del budget è dedicato all’intrattenimento, superando la spesa per food&berverage, per costruire spettacoli capaci di generare ricordo collettivo, trasmettere l’identità del brand e la cultura aziendale.
  2. Location come palcoscenici: le sale tradizionali lasciano spazio a luoghi scenografici e flessibili. Ex aree industriali riqualificate, grandi hub multifunzionali o castelli fuori città diventano veri e propri teatri aziendali, pronti a ospitare scenografie, luci e performance.
  3. Cene dinamiche e sociali: il buffet e la cena in piedi superano la tradizionale cena placée, incoraggiando la conversazione e il networking spontaneo.
    E se c’è un elemento che mette tutti d’accordo, è l’open bar, richiesto nel 95% degli eventi. Un momento di socialità e leggerezza diventato ormai simbolo del “dopo-show”.
  4. Esperienze tech-driven: il photobooth è ormai un must, ma la vera tendenza 2025 è il debutto di esperienze live generate in tempo reale, come installazioni digitali che reagiscono ai movimenti degli ospiti o video ricordo personalizzati tramite AI. L’obiettivo è far sì che ogni partecipante diventi parte dello spettacolo.
  5. Performer inaspettati: illusionisti, mentalist, artisti visuali e DJ set trasformano la serata in un susseguirsi di momenti di stupore collettivo. Crescono anche gli instant show, esibizioni brevi ma ad alto impatto emotivo, ideali per scandire i diversi momenti dell’evento.
  6. Un finale da regia: ogni festa diventa una narrazione con ritmo e climax. Apertura d’impatto, momento centrale di celebrazione e gran finale ad alta energia, come un concerto o una cerimonia di premiazione. È la logica della produzione live applicata al corporate.

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