Osservatorio CRIBIS: 1899 liquidazioni giudiziali nel Q3 2025, stabili rispetto all’anno precedente

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  • Il report registra un aumento nel numero delle procedure di liquidazione giudiziale dell’ 1,1% rispetto al terzo trimestre del 2024.
  • Le regioni con il maggior numero di liquidazioni giudiziali nel terzo trimestre 2025 sono Lombardia (400), Lazio (241) e Toscana (157).
  • settori con il maggior numero di liquidazioni giudiziali sono Commercio (533), Servizi (465) e Edilizia (401).

Le liquidazioni giudiziali registrate nel terzo trimestre del 2025 in Italia sono 1.899, un numero in lieve crescita (+1,1%) rispetto allo stesso periodo del 2024 (1.878), ma ancora inferiore rispetto al periodo pre-Covid: nel terzo trimestre del 2019 le aziende in liquidazione erano state infatti 2.328. È quanto emerge dall’Analisi sulle Liquidazioni Giudiziali aggiornata a settembre 2025 realizzata da CRIBIS, società del gruppo CRIF specializzata nel fornire informazioni, soluzioni e consulenza alle imprese.

A subire i contraccolpi più pesanti sono le imprese attivi nel comparto del Commercio, che con 533 procedure segna un calo del 25% rispetto alle 713 del primo trimestre del 2025. Nel comparto dell’Edilizia, i casi scendono da 493 a 401 (-18,6%), confermando la vulnerabilità di un settore che, pur mostrando segnali di assestamento, continua a risentire delle difficoltà strutturali del mercato. Anche i Servizi registrano una contrazione, passando da 555 a 465 liquidazioni (-16,2%), in linea con la tendenza generale di raffreddamento delle procedure.

Dal punto di vista territoriale, la Lombardia si conferma la regione più colpita, con 400 liquidazioni giudiziali nel terzo trimestre, seguita da Lazio (241) e Toscana (157). Queste tre regioni rappresentano complessivamente quasi il 38% del totale nazionale, a testimonianza della loro forte concentrazione di imprese e della maggiore esposizione ai fattori economici e finanziari.

All’estremo opposto, si distinguono per un numero più contenuto di casi la Valle d’Aosta (1), il Molise (9) e il Trentino-Alto Adige (12), evidenziando una marcata polarizzazione tra il Nord e il Sud del Paese.

Nel terzo trimestre del 2025 sono stati avviati 91 concordati preventiviin calo rispetto ai 129 del trimestre precedente ma in aumento rispetto ai 71 registrati nello stesso periodo del 2024. Si tratta di un incremento del 28,2% su base annua, che conferma il maggior ricorso a strumenti di regolazione della crisi rispetto allo scorso anno, pur seganando una lieve flessione rispetto al picco del secondo trimestre.

Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS, commenta: “Il terzo trimestre 2025 conferma un quadro complesso: le liquidazioni giudiziali restano elevate, con quasi 1.900 procedure, e i concordati preventivi tornano a crescere rispetto allo scorso anno. Questo indica che molte imprese stanno ancora affrontando difficoltà strutturali, aggravate da fattori esterni come l’instabilità geopolitica e la volatilità dei costi energetici. La riduzione rispetto ai picchi del 2024 è un segnale positivo, ma il percorso verso una piena stabilizzazione è ancora lungo. In questo scenario, la capacità di innovare e rafforzare la gestione finanziaria sarà determinante per la sopravvivenza delle PMI italiane.”

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