HCOB PMI® Settore Edile Italiano: registrato ad ottobre il primo aumento dell’attività edile in quattro mesi

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A ottobre, dopo aver registrato un calo in ciascuno dei mesi del terzo trimestre del 2025, il settore edile italiano è ritornato a crescere. Sebbene l’espansione abbia interessato principalmente i sottosettori dell’edilizia non residenziale e residenziale, anche l’ingegneria civile ha registrato una netta tendenza verso la stabilizzazione.

Malgrado il settore abbia registrato un aumento dei nuovi ordini e un netto miglioramento del livello di fiducia, sono stati evidenti segnali di riluttanza a spendere in ulteriori beni, e la crescita dell’occupazione è stata solo modesta.

In salita da 49.8 di settembre, l’Indice HCOB PMI® del Settore Edile Italiano, che misura le variazioni mensili dell’attività totale del settore, è ritornato a crescere, riportando a ottobre un valore di 50.7.

L’ennesima espansione dell’attività totale di ottobre ha posto fine a un periodo di contrazione che ormai continuava da tre mesi. Sebbene marginale, il tasso di crescita è stato il maggiore da marzo.

A livello sottosettoriale, sia l’edilizia residenziale che quella non residenziale (che ha trainato la crescita) hanno segnalato a ottobre un aumento dell’attività. L’ingegneria civile ha registrato però solo un calo minimo della produzione, molto più debole rispetto a quello osservato a settembre.

A supporto del miglioramento dell’attività totale, anche il volume dei nuovi ordini piazzati alle aziende edili in Italia è aumentato modestamente. Detto questo, il tasso di espansione ha registrato un’accelerazione, raggiungendo il livello maggiore da giugno. Le aziende campione hanno dichiarato di aver stipulato nuovi contratti, oltre che aver registrato un aumento dei nuovi clienti e un maggiore interesse da parte di quelli esistenti.

Alla domanda sulle loro aspettative per i prossimi 12 mesi, le aziende edili italiane a ottobre si sono mostrate più ottimiste. Le imprese prevedono generalmente un incremento dei nuovi ordini che sosterrà la crescita dell’attività. Il livello di ottimismo è migliorato notevolmente rispetto a settembre, raggiungendo il livello più alto dal maggio 2024 e tornando in linea col relativo andamento storico.

A inizio dell’ultimo trimestre, le aziende edili hanno di conseguenza continuato ad assumere personale, anche se il tasso di creazione occupazionale è stato solo modesto. L’utilizzo dei subappaltatori è però nuovamente diminuito, ma a un ritmo leggermente più debole.

A ottobre, non si sono registrati cambiamenti nella quantità degli acquisti. Secondo i dati raccolti, l’aumento degli acquisti di beni edili è una conseguenza dell’incremento dei nuovi ordini registrato da alcune aziende, che è stato compensato dalla riduzione delle scorte effettuata da altre.

Malgrado ciò, a ottobre i fornitori non sono stati in grado di consegnare i beni nei tempi stabiliti, poiché i tempi medi di consegna si sono nuovamente allungati. Sono stati segnalati ritardi dovuti a condizioni meteorologiche avverse, problemi di trasporto e carenze di giacenze.

A causa dell’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, i prezzi di acquisto sono nuovamente aumentati. Pur rimanendo debole rispetto alla media del 2025 e alla tendenza storica, il tasso di inflazione si è intensificato rispetto a quello di settembre.

Commento

Analizzando i dati PMI, Nils Müller, Junior Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “Dopo i precedenti tre mesi di contrazione consecutiva, a ottobre il settore edile italiano è tornato a crescere. L’indice HCOB PMI del Settore Edile Italiano è salito a 50.7 da 49.8 in settembre, segnalando una modesta ma ben accolta espansione dell’attività complessiva. Il miglioramento è stato causato principalmente dai progressi nei sottosettori dell’edilizia non residenziale e residenziale, mentre l’attività di ingegneria civile si è avvicinata alla stabilizzazione, a seguito di un tasso di contrazione notevolmente più debole. I nuovi ordini ricevuti hanno subito un’accelerazione, con le aziende che hanno segnalato l’acquisizione di nuovi contratti e un aumento dell’interesse da parte dei clienti. Il volume di acquisto è rimasto stabile e la creazione occupazionale è rallentata sino a raggiungere il ritmo più basso in oltre un anno, indicando che le aziende rimangono caute nonostante la maggiore domanda. Persiste la pressione sulla catena di approvvigionamento, con le aziende intervistate che hanno segnalato tempi di consegna più lunghi a causa di condizioni meteorologiche avverse, problemi logistici e carenze di scorte. L’inflazione dei costi di produzione, pur rimanendo contenuta rispetto sia alla media del 2025 che alla tendenza storica, ha registrato un leggero aumento. È incoraggiante notare come la fiducia delle imprese sia migliorata notevolmente. L’Indice dell’Attività Futura è salito al livello più alto in quasi un anno e mezzo, allineandosi alla sua media di lungo periodo. A contribuire a questa visione più ottimistica sono state le aspettative di un aumento degli ordini nel prossimo anno. Sebbene la ripresa rimanga fragile e disomogenea tra i vari sottosettori, i dati di ottobre indicano una graduale ripresa dell’attività edilizia in Italia, grazie al miglioramento della dinamica della domanda che ha contribuito a sostenere l’attività e al rinnovato miglioramento della fiducia dei costruttori.”

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