Il 12 novembre, a Milano, il MUMAC – Museo della Macchina per Caffè ospiterà la presentazione de “La rivoluzione della longevità”, il nuovo volume di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma pubblicato da Il Sole 24 Ore con un’introduzione del Professor Alessandro Rosina. Un appuntamento che promette di scardinare i luoghi comuni sull’età e aprire una riflessione necessaria sul futuro del lavoro in una società sempre più longeva.
I numeri di un paradosso italiano
In Italia, gli over 50 rappresentano oltre il 41% della forza lavoro. Eppure solo il 25% di chi ha tra i 55 e i 65 anni ha accesso alla formazione, contro il 41% della fascia 45-54. Le donne over 50 hanno il 32% di probabilità in meno di ricevere una promozione rispetto ai colleghi uomini, mentre il tasso di occupazione degli under 35 è sceso al 22,4%.
Ma il paradosso più stridente è un altro: nel 2040 gli over 50 rappresenteranno il 75% dei consumi in Italia. Eppure, il mondo del lavoro continua a ignorarli. È da questa contraddizione che parte l’indagine degli autori, per proporre una visione concreta e innovativa capace di trasformare la sfida dell’invecchiamento attivo in un’opportunità per il lavoro, l’economia e la società.
Oltre il “silver tsunami”
Quando si parla di invecchiamento della popolazione, troppo spesso si ricorre a metaforie allarmistiche. Il “silver tsunami” evoca un’onda grigia pronta a travolgere economia e società. Ma Defilippi e De Palma ribaltano questa narrazione, proponendo un cambio di prospettiva radicale: non subire l’invecchiamento della popolazione, ma valorizzarlo come risorsa.
Il nuovo senior si distingue per un forte desiderio di autonomia, una spiccata propensione all’apprendimento continuo e una sorprendente apertura verso la tecnologia. Finché la salute lo consente, non si ritira nei ruoli tradizionali legati alla pensione, ma intraprende nuove strade: avvia seconde carriere, si dedica al volontariato, viaggia, coltiva passioni e progetti personali. Più che ai beni materiali, dà valore alle esperienze e alle relazioni sociali, mantenendo viva la ricerca di crescita personale anche nelle fasi più mature della vita.
Una nuova grammatica della carriera
“Il lavoro non può più essere pensato come una corsa lineare verso la pensione. Serve una nuova grammatica della carriera, formazione continua e riconoscimento del valore in ogni fase della vita”, scrivono gli autori. Attraverso un’analisi rigorosa, ricca di dati, ricerche e interviste a esperti, manager e studiosi, il volume esplora i grandi cambiamenti demografici in atto: l’aumento dell’aspettativa di vita, il calo della natalità, la trasformazione della struttura della popolazione.
L’Italia, tra i Paesi più longevi al mondo, è anche uno dei più esposti a questi mutamenti. Eppure il dibattito pubblico e le politiche del lavoro faticano ancora a coglierne la portata.
Il cuore del libro è dedicato a comprendere come il lavoro stia cambiando e debba cambiare: dalla necessità di superare l’ageismo e i pregiudizi verso i lavoratori senior, alla promozione di modelli di formazione continua e lifelong learning; dalla valorizzazione dell’esperienza attraverso programmi di mentoring e reverse mentoring, alla costruzione di ambienti di lavoro inclusivi e flessibili, capaci di accogliere le esigenze di tutte le età.
Il doppio divario delle donne over 50
Ampio spazio è dedicato al ruolo delle donne over 50, spesso doppiamente penalizzate da discriminazioni di genere e di età, e alla necessità di un welfare che supporti davvero la conciliazione tra vita professionale e responsabilità di cura. Una questione che intreccia giustizia sociale ed efficienza economica, in un Paese che non può permettersi di sprecare talenti.
Un manifesto in dieci punti
Il volume si chiude con un manifesto per un lavoro intergenerazionale e inclusivo, articolato in dieci punti, che propone un nuovo modello per valorizzare tutte le età. Invita le aziende a selezionare i candidati in modo equo, investire nella formazione continua, riconoscere l’esperienza dei senior, offrire flessibilità organizzativa e supportare chi si prende cura di familiari. Prevede anche percorsi graduali verso la pensione e il mantenimento del legame con gli ex dipendenti, per costruire un ambiente di lavoro più umano, sostenibile e produttivo per tutti.
L’incontro al MUMAC
L’evento del 12 novembre, riservato agli addetti ai lavori su invito, sarà l’occasione per ascoltare direttamente Myriam Defilippi e Maurizio De Palma, insieme a Paolo Filippi, e partecipare a un momento di confronto aperto. La scelta del MUMAC come sede non è casuale: il museo celebra l’evoluzione tecnologica e la capacità di innovare partendo dalla tradizione, un parallelo perfetto con i temi del libro.
I partecipanti avranno anche la possibilità di visitare autonomamente le sale del museo, scoprendo la storia e il fascino delle macchine per caffè, in un dialogo simbolico tra passato e futuro che ben si sposa con la riflessione sulla longevità.
“La rivoluzione della longevità” di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma, con introduzione di Alessandro Rosina, è disponibile in libreria a €16,90 (Il Sole 24 Ore).
Myriam Defilippi è giornalista di “Donna Moderna” e si occupa di scuola, formazione, lavoro ed empowerment femminile. Maurizio De Palma è CEO e Co-Founder di Cocooners – The longevity company, prima piattaforma italiana di contenuti e servizi per over 55.
