HCOB PMI®Composito dell’Eurozona: il settore privato dell’eurozona segna un record di crescita in due anni e mezzo

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Dalla lettura degli ultimi dati dell’indagine HCOB PMI® condotta nel penultimo mese del 2025, l’economia del settore privato dell’eurozona ha registrato una nuova forte espansione con una crescita accelerata fino a segnare un record in due anni e mezzo. Il più veloce incremento della produzione è stato alimentato dal netto aumento delle nuove commesse (lo stesso del record in 30 mesi di ottobre), e coincide con una nuova ondata di assunzioni. Anche la fiducia sulle prospettive economiche future registrata a novembre ha indicato un aumento, restando però inferiore alla media di lungo termine.

A novembre, l’Indice HCOB PMI® della Produzione Composita dell’Eurozona, che consiste in una media ponderata dell’Indice HCOB PMI della Produzione Manifatturiera e dell’Indice HCOB PMI dell’Attività Terziaria, una volta destagionalizzato, ha registrato un aumento per il sesto mese consecutivo toccando il valore più alto da maggio 2023. L’indice mostra un aumento forte e accelerato dell’attività economica del settore privato e, posizionandosi su 52.8 (da 52.5 di ottobre), ha di nuovo oltrepassato la media di lungo termine di 52.4.

A metà di quest’ultimo trimestre 2025, sia il settore manifatturiero che il terziario hanno segnalato aumenti della produzione. Dal momento che la crescita industriale è rallentata ai minimi in nove mesi, l’espansione accelerata osservata in tutti i livelli rispecchia il maggiore slancio dei servizi.

I dati a livello nazionale rivelano un diffuso incremento dell’attività del settore privato nell’eurozona. Tutti i cinque paesi dell’eurozona i cui dati PMI sono disponibili hanno registrato un’espansione, con l’Irlanda in testa alla classifica che ha raggiunto il valore più alto in tre anni e mezzo. Anche rallentata dal record del 2025 di ottobre, la Spagna ha registrato la seconda crescita più veloce, mentre il settore privato italiano ha segnalato il più forte aumento dei livelli di attività da aprile 2023. In ultimo l’economia francese ha registrato la prima espansione in 15 mesi mentre la crescita della Germania è lievemente decelerata rispetto allo scorso ottobre, mese in cui ha toccato un record in 29 mesi.

I dati raccolti durante l’indagine di novembre hanno indicato un forte aumento dei nuovi ordini ricevuti dalle aziende dell’eurozona, il quarto in altrettanti mesi, con un tasso di crescita che ha eguagliato il record in due anni e mezzo di ottobre. L’analisi dei dati rivela tuttavia che quest’ultimo rialzo è stato esclusivamente alimentato dalla domanda di servizi, visto il marginale declino dei nuovi ordini manifatturieri. Se il volume dei nuovi ordini esteri (incluso il commercio intra-eurozona) si è ridotto, il tasso di declino è rimasto invariato da quello precedente, restando quindi lieve.

Dopo la generale stabilizzazione di ottobre, il livello di lavoro inevaso registrato nel penultimo mese del 2025 ha segnato un calo. Con gli ordini manifatturieri in declino e quelli terziari in crescita, i dati settoriali indicano che il volume degli ordini in giacenza si sono ridotti ancora più velocemente nel manifatturiero rispetto al terziario. Il tasso composito di calo è stato modesto ma più veloce della media di serie.

A novembre, gli organici del settore privato sono aumentati, segnalando una crescita netta delle assunzioni avvenuto in otto degli ultimi nove mesi. Come per ottobre, la creazione occupazionale ha ricevuto la spinta di rialzo principalmente dal terziario visto che il personale manifatturiero ha invece registrato la maggiore riduzione dallo scorso aprile. Dal momento che il tasso di assunzione dei servizi è rallentato, la crescita complessiva dei posti di lavoro è diminuita, ma solo marginalmente.

Con uno sguardo ai prossimi 12 mesi, le aziende dell’eurozona si sono mostrate maggiormente ottimiste. Nel mese di novembre, entrambi i settori hanno registrato una maggiore fiducia. Le aspettative di crescita sono tuttavia rimaste inferiori alla tendenza di serie.

Concludendo, i dati dell’indagine di novembre hanno indicato un aumento della pressione dei costi, segnalando un’accelerazione del tasso di inflazione che è salita al valore più alto in otto mesi. Questo è il risultato del nuovo aumento dei costi di acquisto manifatturieri e di un più veloce incremento di quelli terziari. Le pressioni, tuttavia, si sono principalmente concentrate nel settore terziario. Per quanto riguarda i prezzi di vendita, le aziende dell’eurozona hanno indicato a novembre un lieve incremento, con la rispettiva inflazione scesa ai minimi in sei mesi.

Classifica nazionale dell’Indice PMI della Produzione Composita: novembre

Irlanda55.8massimo in 42 mesi
Spagna55.1minimo in 2 mesi
Italia53.8massimo in 31 mesi
Germania52.4 (flash: 52.1)minimo in 2 mesi
Francia50.4 (flash: 49.9)massimo in 15 mesi

HCOB PMI® del Terziario dell’Eurozona

L’Indice HCOB PMI dell’Attività Terziaria dell’Eurozona, nel mese di novembre ha di nuovo registrato un valore superiore alla soglia di non cambiamento di 50.0, segnalando un’espansione più rapida dell’attività dei servizi. Posizionandosi su 53.6, in rialzo da 53.0 di ottobre, l’indice dell’attività ha registrato la crescita più forte da maggio 2023.

L’aumento più rapido dell’attività è andato di pari passo con la più forte crescita delle vendite, con la domanda di servizi in aumento per il quarto mese consecutivo e salita al valore maggiore in un anno e mezzo. Le aziende dei servizi monitorate sono state tuttavia in grado di ridurre le commesse inevase, capovolgendo quindi il marginale incremento di ottobre.

La tendenza al rialzo dell’occupazione del settore terziario si è ripetuta anche a novembre, estendendo l’attuale sequenza di crescita a quasi cinque anni. Detto ciò, il tasso di creazione occupazionale è rallentato rispetto al record in 16 mesi di ottobre.

La fiducia è allo stesso tempo migliorata, con la percentuale ottimistica delle aziende terziarie che continua a superare quella pessimistica. Le aspettative di crescita sono rimaste tuttavia inferiori rispetto alla media di lungo termine.

In merito ai prezzi, i dati dell’indagine di novembre hanno indicato un lieve rialzo delle pressioni dei costi, anche se il relativo tasso di inflazione ha segnato uno dei valori minori degli ultimi 12 mesi. I prezzi di vendita hanno invece indicato l’aumento più debole in più di quattro anni e mezzo.

Commento

Analizzando i dati PMI, Dr. Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “Il settore terziario dell’eurozona sta mostrando chiari segnali di ripresa. La forte prestazione del settore terziario ha persino più che compensato la debolezza del manifatturiero, il che significa che a novembre la produzione economica dell’eurozona è cresciuta a ritmi lievemente più rapidi di ottobre. Ci aspettiamo quindi che il trimestre finale dell’anno mostri una moderata accelerazione. È il sesto mese consecutivo che il settore terziario dell’eurozona mostra un’espansione e al tasso più veloce da maggio 2023. L’indice a 53.6 è lontano dagli apici storici, che invece toccano le alte soglie dei 50. È tuttavia giusto riconoscere che quella attuale è una prestazione relativamente forte. La portata geografica di questa ripresa sostiene tale giudizio. Nel prossimo anno, ci aspettiamo stimoli positivi dalla politica fiscale espansionistica della Germania e dall’elevata crescita economica della Spagna. In Francia, la fragile situazione politica contrasta quest’invigorimento. Per l’Italia, si nutre ancora speranza sugli effetti dei fondi Next Generation EU, anche se influiranno soprattutto nell’industria edile e solo indirettamente nel settore terziario. Il tasso di inflazione del settore terziario, che la BCE monitora con particolare attenzione, si è di nuovo fortemente indebolito relativamente ai prezzi di vendita. Allo stesso tempo, l’inflazione dei costi è salita a causa probabilmente dell’aumento dei salari che rallenta ma è sempre sopra la media. In definitiva, nella prossima riunione la linea comunicativa apertamente preannunciata della BCE di lasciare invariati i tassi di interesse verrà probabilmente supportata.”

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