La Legge di Bilancio 2026, attualmente all’esame del Parlamento, introduce una serie di disposizioni destinate ad avere un impatto significativo sulla programmazione economica e sulle strategie di sviluppo delle piccole e medie imprese. Pur trattandosi ancora di un disegno di legge, è utile esaminare fin da ora le principali misure previste, così da consentire a founder, amministratori e responsabili HR di arrivare preparati al momento dell’entrata in vigore del testo definitivo.
Incentivi all’occupazione a tempo indeterminato e tassazione agevolata sugli aumenti retributivi
Tra gli interventi di maggiore rilievo per le aziende in fase di espansione rientra il sistema di agevolazioni a favore delle assunzioni a tempo indeterminato.
La Manovra 2026 prevede infatti un esonero parziale dei contributi previdenziali per un periodo di 24 mesi, applicabile alle nuove assunzioni o alle trasformazioni a tempo indeterminato effettuate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2026. Lo sgravio ha carattere generalizzato e non è legato a specifiche categorie di lavoratori, con l’obiettivo di favorire in modo trasversale l’occupazione stabile.
È inoltre previsto un esonero contributivo totale, fino a un massimo di 8.000 euro annui e per una durata massima di 24 mesi, per l’assunzione (sia a tempo determinato che indeterminato) o per la trasformazione a tempo indeterminato di lavoratrici madri con tre figli. L’agevolazione si applica anche nei casi di trasformazione in part-time, che dovrebbero beneficiare anch’essi dell’esonero del 100%.
Il disegno di legge introduce inoltre una tassazione agevolata con aliquota fissa al 5% sugli aumenti contrattuali destinati ai dipendenti con reddito annuo inferiore a 28.000 euro.
Nel loro complesso, queste misure rappresentano una leva strategica per le startup chiamate a conciliare crescita organizzativa e sostenibilità dei costi. È opportuno avviare sin da subito un’analisi delle posizioni aziendali che potrebbero rientrare nei benefici previsti, così da poter intervenire tempestivamente una volta che la norma sarà pienamente operativa.
Premi di risultato e buoni pasto: nuove agevolazioni fiscali
La Manovra 2026 interviene anche sul trattamento fiscale dei premi di risultato, prevedendo una riduzione dell’aliquota all’1% (nel 2025 era del 5%) per premi fino a un importo complessivo di 5.000 euro.
Viene inoltre innalzata a 10 euro (da 8 nell’anno precedente) la soglia di esenzione fiscale per i buoni pasto elettronici, mentre resta invariato a 4 euro il limite per quelli cartacei.
È bene ricordare che l’erogazione dei premi di produttività richiede la sottoscrizione di un accordo aziendale o territoriale e la definizione di obiettivi chiari e misurabili tra lavoratore e datore di lavoro. In questi casi è sempre bene farsi aiutare dal consulente del lavoro per strutturare accordi conformi alla legge.
Congedo parentale: le novità al vaglio
Il disegno di Legge di Bilancio 2026 introduce anche modifiche rilevanti in materia di congedo parentale, con l’obiettivo di rafforzare le tutele per i genitori lavoratori. In particolare, il congedo parentale facoltativo potrà essere fruito dai genitori di figli fino ai 14 anni di età, innalzando il limite attuale di 12 anni. Inoltre, fino al terzo mese di congedo è prevista una retribuzione pari all’80%.
La Manovra prevede anche l’aumento dei giorni di permesso per malattia dei figli non retribuiti, che salgono fino a 10 giorni annui per i dipendenti con figli fino ai 14 anni.
Poiché molte delle misure illustrate dovranno essere confermate nel testo definitivo della Legge di Bilancio, l’invito è a partecipare il 9 gennaio al webinar gratuito organizzato dai professionisti dello studio Guglielmi&Partners (info e iscrizioni qui), per approfondire i contenuti, confrontarsi con altri imprenditori e comprendere come applicare concretamente le nuove disposizioni.
Consulenti del lavoro, co-fondatori dello Studio Guglielmi & Partners
