A gennaio incremento congiunturale della produzione industriale che consolida la lieve crescita del mese precedente

 A gennaio incremento congiunturale della produzione industriale che consolida la lieve crescita del mese precedente

A gennaio 2021 l’Istat stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dell’1,0% rispetto a dicembre. Nella media del trimestre novembre-gennaio si registra, invece, una flessione dell’1,7% rispetto ai tre mesi precedenti.

L’indice destagionalizzato mensile mostra aumenti congiunturali sostenuti per i beni strumentali (+1,4%) e per quelli di consumo (+1,2%), più contenuto per i beni intermedi (+0,4%); viceversa, si osserva una diminuzione nel comparto dell’energia (-0,8%).

Corretto per gli effetti di calendario, a gennaio 2021 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 2,4% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 19, contro 21 a gennaio 2020). Si registra un incremento tendenziale solo per i beni intermedi (+2,4%), mentre i restanti comparti mostrano flessioni, con un calo pronunciato per i beni di consumo (-8,6%) e meno marcato per gli altri aggregati (-1,8% per i beni strumentali e -0,9% per l’energia).

I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+9,7%), la fabbricazione di prodotti chimici (+4,4%) e di articoli in gomma e materie plastiche (+3,8%). Viceversa, le flessioni maggiori si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-20,8%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-18,4%) e nella fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e preparati (-13,6%).

Il commento

A gennaio si osserva un incremento congiunturale della produzione industriale che consolida la lieve crescita del mese precedente. L’intonazione congiunturale positiva di gennaio è diffusa ai principali comparti, con l’esclusione dell’energia, ed è più accentuata per i beni strumentali. Nella media degli ultimi tre mesi, d’altra parte, la dinamica congiunturale complessiva rimane negativa. In termini tendenziali, la variazione dell’indice corretto per gli effetti di calendario resta negativa. A livello settoriale si conferma il maggior dinamismo dei beni intermedi, il solo comparto in crescita in termini sia congiunturali sia tendenziali.

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