A marzo accelera al valore più veloce in tre mesi la crescita della produzione

 A marzo accelera al valore più veloce in tre mesi la crescita della produzione

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Recupera un po’ di vigore a marzo il settore manifatturiero italiano, con produzione, nuovi ordini ed esportazioni in aumento a tassi più veloci. I livelli occupazionali conseguentemente sono aumentati, anche se ad un tasso leggermente più debole a causa della diminuzione del lavoro inevaso. I prezzi di acquisto sono diminuiti al tasso maggiore in oltre un anno mentre rimane debole la pressione sui costi.

Dopo il crollo al valore più basso in dodici mesi di 52.2 di febbraio, l’Indice destagionalizzato PMI® (Purchasing Managers’ Index®) Markit/ADACI sul Manifatturiero in Italia – che con un valore unico misura lo stato di salute delle condizioni operative – si è ripreso sino a raggiungere a marzo 53.5, il valore più alto del 2016 sinora. Nonostante ciò, la media trimestrale dei primi tre mesi dell’anno è stata la più bassa dallo stesso periodo del 2015.

Aumentando considerevolmente da febbraio, la crescita della produzione del settore manifatturiero dell’Italia è stata la più veloce in tre mesi e al di sopra della media registrata durante l’attuale sequenza di espansione di 15 mesi. Tra le categorie monitorate, quella dei beni di investimento ha registrato l’aumento della produzione maggiore, seguita rispettivamente dai sottosettori dei beni di consumo e intermedi.

A supportare l’incremento più veloce della produzione è stata la maggiore crescita dei nuovi ordini. Le aziende campione hanno collegato l’ultimo aumento dei nuovi ordini, il quattordicesimo in altrettanti mesi, sia al maggiore interesse che all’aumento delle richieste da parte dei clienti. Si riprende leggermente da febbraio la crescita dei nuovi ordini esteri anche se è risultato la seconda più lenta registrata durante gli ultimi quattordici mesi.

I livelli occupazionali hanno registrato la crescita mensile più lenta dallo scorso settembre, mentre si è ridotto per il quinto mese consecutivo il lavoro inevaso. Detto ciò, il tasso di riduzione degli ordini in fase di lavorazione è stato il più debole di questa sequenza ed è risultato in generale marginale.

I livelli degli acquisti hanno ricevuto una forte spinta dalle più positive tendenze sia della produzione che dei nuovi ordini e hanno ripreso a crescere dopo il valore generalmente invariato di febbraio. Ciò ha conseguentemente contribuito al primo, anche se leggero, aumento dallo scorso novembre delle giacenze degli acquisti. Le giacenze dei prodotti finiti al contrario sono diminuite al tasso più veloce in sei mesi in quanto le aziende hanno usato le loro giacenze per soddisfare i propri ordini.

Altrove gli ultimi dati hanno mostrato la terza contrazione consecutiva su base mensile dei prezzi medi di acquisto, al tasso maggiore da gennaio 2015. La minore pressione dei costi ha consentito alle aziende campione di offrire sconti, con i prezzi di acquisti di nuovo in netta diminuzione.

Allo stesso tempo, estendendo a undici mesi consecutivi l’attuale periodo di crescita, aumentano leggermente i tempi medi di consegna dei fornitori.

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