ABI: ad agosto 2022, per i prestiti alle imprese si registra un aumento del 4,8% su base annua

 ABI: ad agosto 2022, per i prestiti alle imprese si registra un aumento del 4,8% su base annua

DINAMICA DEI PRESTITI BANCARI

A settembre 2022, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 4,2% rispetto a un anno fa. Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie (calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni).

Ad agosto 2022, per i prestiti alle imprese si registra un aumento del 4,8% su base annua. L’aumento è del 4,1% per i prestiti alle famiglie.

TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI

A settembre 2022, nonostante l’aumento tra giugno e settembre di 125 punti base dei tassi BCE, i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento permangono bassi e registrano le seguenti dinamiche:

  • il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,49% (2,32% nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007);
  • il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l’1,86% (1,45% il mese precedente; 5,48% a fine 2007);
  • il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è il 2,17% (2,07% il mese precedente, 5,72% a fine 2007).

QUALITÀ DEL CREDITO

Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) ad agosto 2022 sono 16,3 miliardi di euro, in aumento di circa 0,4 miliardi di euro rispetto al mese precedente e in calo di circa 0,2 miliardi rispetto ad agosto 2021 e di 72,5 rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi).

Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari allo 0,92% ad agosto 2022, (era 0,96% ad agosto 2021, 1,40% ad agosto 2020 e 4,89% a novembre 2015).

DINAMICA DELLA RACCOLTA DA CLIENTELA

In Italia, a settembre 2022, la dinamica della raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +1,3% su base annua. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, nello stesso mese, di 38 miliardi di euro rispetto a un anno prima (variazione pari a +2,1% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di circa 11 miliardi di euro in valore assoluto, pari a -5,1%.

TASSI DI INTERESSE SULLA RACCOLTA

A settembre 2022, il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è in Italia lo 0,50%, (0,46% nel mese precedente) ad effetto:

  • del tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), 0,35% (0,32% nel mese precedente);
  • del tasso sui PCT, che si colloca all’1,35% (0,84% il mese precedente);
  • del rendimento delle obbligazioni in essere, 1,91% (1,81% nel mese precedente).

MARGINE TRA TASSO SUI PRESTITI E TASSO SULLA RACCOLTA

Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie rimane in Italia su livelli particolarmente infimi, a settembre 2022 risulta di 199 punti base (186 nel mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).

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