AI, benessere, sostenibilità e crescente richiesta di competenze specializzate: i quattro pilastri del lavoro del futuro secondo agap2

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Il mondo del lavoro vive un momento di grandi cambiamenti, nel quale convivono sfide complesse (anche di natura tecnologica) e diverse priorità (anche di carattere sociale). Non mancano, però, interessanti occasioni di lavoro per professionisti altamente specializzati.

agap2, multinazionale di consulenza operativa specializzata nel mondo dell’ingegneria e dell’IT, ha redatto l’HR Barometer 2026 e ha identificato le figure professionali che guideranno il mercato del lavoro nei prossimi mesi e i nuovi trend che impatteranno, più di altri, sul settore.

“I driver che guideranno il mercato nei prossimi mesi – precisa Enrica Ceccato, HR director di agap2 – sono quattro: AI, benessere, transizione green e talent shortage. È su questi quattro pilastri che si fonda il lavoro del futuro, ricco di opportunità molto interessanti, nonostante la crisi e il momento storico non proprio roseo. Nei prossimi mesi le aziende cercheranno soprattutto ingegneri specializzati in machine learning, AI, automazione industriale, cybersecurity, energie rinnovabili, data science”.

Intelligenza artificiale e lavoro: tra nuove competenze e professionisti umani sempre al centro. L’AI sta sicuramente ridisegnando il mondo del lavoro, ma è necessario sfatare nettamente un mito: i robot e la tecnologia non sostituiranno i lavoratori, ma potranno certamente supportarli nella gestione delle attività quotidiane più routinarie. La rivoluzione di cui tanto sentiamo parlare, dunque, non sarà la fine del lavoro, ma il viaggio verso nuove opportunità di collaborazione tra uomo e macchine. Nei prossimi mesi i candidati dovranno puntare moltissimo su reskilling e upskilling per aggiornare il proprio bagaglio di competenze e cogliere le nuove opportunità che stanno emergendo.

Benessere e work-life balance, non semplici benefit ma leva strategica per la talent attraction. Ormai lo sappiamo: i lavoratori non sono più disposti a scendere a compromessi quando si parla del loro benessere e del bilanciamento tra vita professionale e vita privata.

“Oggi – aggiunge Enrica Ceccato – un ambiente di lavoro positivo e attento alla salute mentale e fisica è un fattore strategico indispensabile per attrarre e trattenere i migliori talenti, soprattutto in quegli ambiti altamente specializzati, come ad esempio il comparto ingegneristico e il comparto IT, dove il numero di offerte può superare di gran lunga il numero di candidati disponibili. I lavoratori cercano aziende che possano offrire davvero un ambiente stimolante, con percorsi di carriera appaganti e dove ci sia una reale attenzione al work-life balance. Le aziende, dal canto loro, dovranno passare da un approccio basato sul controllo a uno basato sulla fiducia, perché il benessere sta diventando, per certi versi, un vero e proprio stipendio emozionale”.

Sostenibilità a 360 gradi come valore e impegno quotidiano per le aziende. Quando si parla di sostenibilità non ci si deve limitare alla dimensione ambientale, ma occorre pensare a un concetto molto più ampio che abbraccia l’intera vita aziendale. Per farlo, è necessario creare un ambiente di lavoro equo e inclusivo, capace di garantire il benessere delle persone ma anche quello dell’ambiente che ci circonda.

Interessanti opportunità di lavoro per i prossimi mesi, ma mancano i professionisti. Secondo i dati elaborati da agap2, il 2026 sarà un anno d’oro per i professionisti con un background tecnico. Le aziende, nei prossimi mesi, cercheranno soprattutto:

  • Ingegnere specializzato in intelligenza artificiale e machine learning: progetta e sviluppa sistemi che permettono alle macchine di apprendere dai dati e migliorare le proprie prestazioni senza essere esplicitamente programmate. È una figura fondamentale per l’automazione intelligente e l’innovazione digitale.
  • Data scientist: analizza e interpreta grandi volumi di dati per fornire insight utili alle decisioni strategiche, utilizzando modelli statistici e algoritmi avanzati. È essenziale per le aziende che vogliono sfruttare al meglio i dati.
  • Esperto in cybersecurity: protegge i sistemi informatici da attacchi e minacce digitali, implementando soluzioni di sicurezza per garantire la riservatezza, l’integrità e la disponibilità dei dati.
  • Ingegnere in automazione industriale: progetta e ottimizza sistemi automatizzati per migliorare l’efficienza produttiva nelle industrie, combinando competenze meccaniche, elettroniche e informatiche.
  • Ingegnere per le energie rinnovabili: sviluppa soluzioni per produrre energia sfruttando fonti rinnovabili, come solare, eolica e idroelettrica, contribuendo alla sostenibilità ambientale e alla transizione energetica.

“Il talent shortage nei settori ingegneristico e IT – conclude Enrica Ceccato – non è solo una sfida per le singole aziende, ma un freno alla competitività del nostro Paese. Secondo alcune proiezioni, le imprese avrebbero bisogno di circa 20.000 ingegneri l’anno per colmare il gap strutturale in Italia. Per questo motivo le opportunità di lavoro e di carriera per questi professionisti sono davvero numerose e interessanti. I giovani che investono nelle discipline STEM e, in particolare, nelle competenze ibride tra IT e ingegneria, si assicurano un percorso professionale con una forte stabilità, ottimi stipendi e prospettive di crescita superiori alla media”.

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