Al via le candidature per la XXIV edizione del premio EY L’imprenditore dell’anno

 Al via le candidature per la XXIV edizione del premio EY L’imprenditore dell’anno
  • Digitalizzazione e innovazione di prodotto sono le priorità previste nel business plan per il 40% delle aziende
  • 1 azienda su 5 investirà anche nell’automazione della produzione, che appare rilevante anche alla luce dei numerosi incentivi legati all’Industria 4.0
  • Focus anche sulla sostenibilità in ambito sociale e climatico per il 30% delle aziende
  • 1 azienda su 3 dichiara di voler sviluppare un modello agile di smart working con l’obiettivo di rendere la propria organizzazione più efficiente
  • Tra i settori che saranno maggiormente impattati dal Covid: Manifatturiero, Automotive, Real Estate. Quelli meno impattati: Tecnologia, Servizi professionali e Finanziari

Coraggio, tenacia e innovazione: sono queste le parole d’ordine dell’imprenditoria italiana al tempo del Covid-19. Tre caratteristiche che saranno al centro della XXIV edizione del Premio L’Imprenditore dell’Anno® ideato e promosso da EY, leader mondiale nei servizi professionali per le aziende.

A partire da oggi sono aperte le candidature per il riconoscimento che, dal 1997, celebra gli imprenditori capaci di contribuire in modo significativo allo sviluppo italiano da un punto di vista economico, ambientale e sociale. Possono partecipare tutti coloro che sono alla guida di aziende attive da almeno 3 anni, con sede legale in Italia e con un fatturato minimo di 25 milioni di euro. Il Premio valorizza le realtà che sono riuscite a rinnovarsi, adottando modelli di business che coniugano creatività, internazionalità ed innovazione.

L’edizione di quest’anno assume un significato ancora più speciale, poiché si svolge durante un’emergenza pandemica che ha colpito duramente il tessuto imprenditoriale italiano, composto in larga parte da piccole e medie imprese spesso a conduzione familiare.

Nonostante ciò, da una recente indagine di EY emerge un chiaro segnale di speranza: il 66% delle aziende mostra fiducia e guarda con ottimismo al futuro, tra queste circa il 53% non ha previsto una riduzione del proprio piano di investimenti (35%) o lo ha integrato con nuove e diverse tipologie di investimenti a seguito della pandemia da Covid-19 (18%), mentre il 14% lo ha perfino potenziato. Circa il 40% delle aziende ha previsto nel proprio business plan investimenti in innovazione di prodotto e digitalizzazione; a tal proposito, tutte le realtà intervistate dichiarano inoltre di voler concentrare le proprie risorse sulla digital transformation, con particolare attenzione alla digitalizzazione dei processi (57%) e all’omnicanalità (25%) così da anticipare i trend e garantire un significativo vantaggio competitivo quando la ripresa sarà generalizzata. 1 azienda su 5 investirà anche nell’automazione della produzione, che appare rilevante anche alla luce dei numerosi incentivi legati all’Industria 4.0, che nel 2019 ha raggiunto un valore di € 3,9 miliardi (+22% rispetto al 2018); Diventare e restare sostenibili è, inoltre, uno dei fattori chiave nei diversi settori di mercato. Infatti, oltre il 30% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato di aver incluso nel proprio business plan investimenti legati alla sostenibilità sia in ambito sociale sia in ambito climatico. Infine, 1 azienda su 3 dichiara di voler sviluppare un modello agile di smart working con l’obiettivo di rendere la propria organizzazione più efficiente.

Sempre dalle risposte degli intervistati (57%) emerge una significativa volatilità nei prossimi anni come effetto della pandemia Covid-19; nel dettaglio riconoscono una maggiore volatilità le aziende del settore Manifatturiero, Automotive e Real estate, mentre si attendono un ritorno più veloce alla normalità le aziende del settore tecnologico e dei servizi professionali e finanziari. Spaccato invece è il settore dei Consumer Product e più in generale del Retail le cui risposte sono distribuite proporzionalmente su tutti e tre gli scenari possibili.

Massimiliano Vercellotti, Responsabile italiano del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno, commenta: “In questo momento storico di forte complessità per le aziende, il premio EY L’Imprenditore dell’Anno vuole valorizzare tutte quelle realtà che stanno affrontando con tenacia e resilienza l’emergenza pandemica. Per questo, al centro della XXIV edizione ci sarà il tema del coraggio. Un sentimento comune a gran parte delle nostre imprese che non si sono mai date per vinte dimostrando di saper superare le difficoltà e, in alcuni casi, riuscendo perfino a trasformare la crisi in un vantaggio competitivo sul mercato globale. L’indagine che abbiamo condotto sul tessuto imprenditoriale del nostro Paese ci ha rivelato che nonostante le avversità, il 66% delle aziende mostra fiducia e guarda con ottimismo al futuro, continuando ad investire, e privilegiando la necessità di accelerare la trasformazione del proprio business”.

Il coraggio dimostrato da molte aziende italiane in questo complicato anno di emergenza sanitaria farà dunque da filo conduttore dell’edizione 2021 del Premio. In occasione dell’apertura delle candidature, EY ha deciso di raccontare attraverso la video serie “Imprese di coraggio” le storie di sei imprenditori che hanno affrontato la crisi con tenacia, puntando su persone e innovazione. Le prime due storie sono disponibili sul sito di ey.com

Un’edizione speciale, quindi, che si rinnova anche nel format, e che sarà accompagnata durante la fase delle candidature da un roadshow territoriale “Imprenditori d’Italia” che si terrà tra giugno e settembre in 3 regioni italiane (Lombardia, Toscana, Puglia) per incontrare gli imprenditori dei principali distretti italiani e le istituzioni locali.

Tra i vincitori delle ultime edizioni, il Premio vanta imprenditori come: Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato di Moncler (2017); Sonia Bonfiglioli, Presidente di Bonfiglioli Riduttori, (2018) e Massimo Perotti, Executive Chairman di Sanlorenzo S.p.A (2019).

Nell’ambito dell’iniziativa EY anche quest’anno darà spazio ai nuovi talenti attraverso il Premio EY Start Up, un riconoscimento nato per dare visibilità ai giovani brillanti che, partendo da un’idea originale, sono riusciti a dar vita ad un’impresa proponendo al mercato prodotti, processi e servizi innovativi.

La giuria, composta da autorevoli rappresentanti del mondo delle istituzioni e del settore privato, valuterà i partecipanti che si sono contraddistinti per spirito imprenditoriale, valorizzazione del capitale umano, innovazione, direzione strategica, respiro globale ed integrità personale.

I vincitori saranno proclamati nel corso di una cerimonia che si terrà a Milano a novembre 2021. Come oramai consuetudine, il vincitore dell’edizione avrà anche l’opportunità di competere per il titolo di “World Entrepreneur Of The Year”, sfidando i vincitori nazionali dei 65 paesi in cui il Premio è attivo, in occasione di un appuntamento speciale che si svolgerà a Montecarlo.

Per candidarsi e avere maggiori informazioni visitare il sito eoy.com

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