“Anche questo passerà”

 “Anche questo passerà”

Il re era potente e aveva molti saggi alla sua corte. Amava conversare con loro. Quella sera si rivolse loro con il solito sicuro tono di voce e disse: “Potete darmi un consiglio che funzioni in ogni circostanza, in ogni luogo e in ogni momento? Qualcosa che mi possa aiutare quando nessuno di voi mi sarà accanto per consigliarmi?” I saggi si guardarono l’un l’altro, non sapevano cosa rispondere. Un consiglio che andasse bene sempre? Nella vittoria e nella sconfitta? Non esisteva.

Allora un anziano servitore scrisse tre parole su un foglietto, lo piegò e lo consegnò al re. Gli disse: “Non leggerlo ora, ma tienilo nel tuo anello. Aprilo solo quando tutto andrà male e ti sembrerà di non avere soluzioni”. Il re non rispose.

Qualche tempo dopo, il regno fu invaso all’improvviso, il palazzo reale incendiato. Il re fuggì a cavallo per salvarsi dai nemici che lo inseguivano. Era distrutto. Aveva perso ogni cosa. Era solo. Arrivò su un sentiero che correva sul bordo di un precipizio. Che senso aveva vivere?

Fu allora che un raggio di sole colpì l’anello. Il re ricordò il biglietto, lo prese, lo aprì e lesse il messaggio: “Anche questo passerà”.

Mentre leggeva, il re non udì più il rumore dei cavalli e le grida dei nemici. Gli inseguitori si erano persi fra gli alberi, smarrendo il sentiero. La calma tornò nel bosco e nel suo cuore. Restò fermo e si guardò intorno. Tutto era meraviglioso e potente. Non aveva mai visto questo luogo così bello, che pure era vicino al suo palazzo. Dimenticò i nemici.

Il Re era coraggioso. Riorganizzò il suo esercito e combatté di nuovo. Sconfisse il nemico e riprese il suo regno.

Dopo la vittoria, venne festeggiato con grande splendore per molti giorni. La gente cantava e ballava. Per un istante il Re si disse: “Sono un grande. Non è facile sconfiggermi”. Era felice.

Fu allora che rivide il vecchio servo. Gli disse che quelle semplici parole lo avevano aiutato a non buttarsi dal precipizio quando tutto sembrava perduto.

Il suo ego era tornato ad emergere. All’improvviso, ancora una volta, il sole illuminò l’anello. Il re ricordò il biglietto e lo lesse di nuovo: “Anche questo passerà. Il suo volto cambiò.

La presunzione lasciò il posto ad una profonda umiltà.

La gioia viene e va. La sofferenza viene e va.

Non usò le stesse parole nel discorso ai neolaureati di Stanford, Steve Jobs, ma lo stesso concetto, certamente. Raccontò: «In Apple, avevamo lanciato da qualche mese la nostra migliore creazione – il Macintosh –quando fui licenziato. Come può una persona essere licenziata dalla società che ha fondato? Quando Apple si sviluppò assumemmo un manager, John Sculley, per dirigere la compagnia con me, e all’inizio le cose andarono bene. Poi, le nostre visioni sul futuro cominciarono a divergere, finché non ci scontrammo.

Quando successe, il nostro consiglio di amministrazione si schierò con lui. Io decisi di andarmene. Lo feci in modo plateale. Così a trent’anni ero a spasso. Ciò che aveva focalizzato la mia intera vita adulta non c’era più, e tutto questo fu devastante.”

La sua vita di imprenditore non si fermò. Fondò poi una nuova azienda, la NeXT Computer e acquistò la Pixar. Nel 1997 Apple comprò NeXT, risolvendo la strategia del sistema operativo e riportando Jobs in azienda. Che riguadagnò la posizione di leader diventando amministratore delegato nel 2000. Con la campagna Think different e la catena di negozi Apple Store spostò il focus del business verso l’elettronica di consumo e lanciò l’iPhone con grande successo. Nell’agosto 2011, Jobs si dimise da amministratore delegato a causa del peggiorare della salute. Due mesi dopo morì, segnando la fine di un’era.

Quando tutto sembra perduto, cosa resta?

La tenacia di ripartire senza perdere forza e fiducia in noi stessi.

Resta quello che ci rende unici. Nella gioia e nella sofferenza.

Nella nostra capacità di reggere il colpo nel dolore, e non essere arroganti nella vittoria.

Resta il carattere.

La frase di oggi

«Sono convinto che ciò che separa gli imprenditori di successo da chi non ha successo sia solamente la perseveranza»

Steve Jobs

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