In un anno raddoppiate le imprese che pagano con oltre un mese di ritardo: sono una su sei

È quanto emerge dallo Studio Pagamenti 2013 di CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese italiane nel terzo trimestre 2013.
Entrando maggiormente nel dettaglio, l’analisi sui pagamenti commerciali evidenzia come la percentuale di imprese virtuose si attesti al 39,6% (quasi cinque punti percentuali in meno rispetto allo stesso periodo del 2012), mentre le attività che pagano con un ritardo inferiore ai 30 giorni medi rispetto ai termini contrattuali restano quasi invariate al 45,1%. Aumentano considerevolmente le imprese che pagano oltre i 30 giorni: il 6,4% ha saldato le fatture tra i 30 e i 60 giorni medi oltre la scadenza concordata, il 4,1% tra i 60 e i 90 giorni, il 2,8% tra i 90 e i 120 giorni, il 2% oltre i 120 giorni.
“L’analisi del trend negli ultimi anni mostra un sensibile calo del numero delle imprese virtuose tra il 2012 e il 2013 – precisa Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS D&B – Di conseguenza è quasi raddoppiata la percentuale dei pagamenti effettuati con un ritardo grave, che supera cioè i 30 giorni medi”.
Le variazioni nelle abitudini di pagamento in italia per classi di ritardo dal terzo trimestre 2012 al terzo trimestre 2013
Fonte: CRIBIS D&B
LA FOTOGRAFIA DEI MACROSETTORI
Lo scenario dei pagamenti commerciali a livello settoriale si presenta alquanto eterogeneo: le imprese più puntuali sono sempre quelle che appartengono al comparto agricolo, con il 49,8% di pagamenti regolari.
La situazione più critica, invece, si riscontra ancora una volta nel settore del Commercio al dettaglio, dove i pagamenti alla scadenza interessano solo il 29,4% del totale delle imprese e la percentuale dei pagatori in grave ritardo è aumentata del 163,5% in un anno.
Abitudini di pagamento per classi di ritardo dettaglio variazione per settore
Fonte: CRIBIS D&B
L’ANALISI PER DIMENSIONE AZIENDALE
Analizzando i comportamenti di pagamento per dimensione aziendale, invece, emerge che anche nel terzo trimestre 2013 sono le micro imprese a confermarsi come più virtuose della media, con il 42% circa di pagatori totalmente affidabili, ma sono anche quelle con la percentuale più elevata di ritardi superiori ai 30 giorni, che arriva al 16,8% del totale (nel secondo trimestre 2013 era pari al 12,5%).
In questa graduatoria seguono le piccole imprese, puntuali nel 35,8% dei casi, e le medie, con il 25,5%. Le grandi imprese, invece, mostrano la performance peggiore tanto che solo il 15,1% del totale onora gli impegni con i propri fornitori entro i termini concordati mentre oltre il 76% del totale salda le fatture entro i 30 giorni.
Abitudini di pagamento per classi di ritardo dettaglio per dimensione aziendale
Fonte: CRIBIS D&B
LA DISTRIBUZIONE PER AREE GEOGRAFICHE
Pur confermandosi come la macroarea più virtuosa anche nel terzo trimestre 2013, con il 48,1% di imprese che pagano puntuali, il Nord Est ha registrato un aumento significativo (pari al 133,3%) di imprese che pagano oltre i 30 giorni rispetto allo stesso periodo del 2012. Il Nord Oves, invece,t si attesta al 45,1%. Resta più problematica la situazione del Centro Italia, con il 34,8% di buoni pagatori, anche se lo scenario peggiore si configura nuovamente nelle regioni del Sud e Isole, dove appena il 27,6% di imprese risulta totalmente affidabile (nel 2012 la quota era pari al 37%).
L’Emilia Romagna è la regione più puntuale d’Italia, con il 49,8% delle imprese che rispettano le scadenze contrattuali. Seguono il Friuli Venezia Giulia (47,1%), la Lombardia (46,9%) e il Trentino Alto Adige (45,9%) che è anche la regione con la minor percentuale di pagatori in ritardo di oltre tre mesi (2%).
A rappresentare il fanalino di coda del ranking regionale la Sicilia, con solo il 24,2% di pagatori puntuali, seguita dalla Campania (24,8%) e dalla Calabria (25,6%).
Abitudini di pagamento per classi di ritardo – dettaglio per zone
Fonte: CRIBIS D&B
Abitudini di pagamento per classi di ritardo – dettaglio per regioni
Fonte: CRIBIS D&B
“In questo contesto di incertezza, è fondamentale dotarsi di strumenti efficaci ed accedere ad informazioni per la gestione del portafoglio clienti e dei pagamenti commerciali – conclude Preti – Soluzioni come CRIBIS iTRADE, che prevedono la condivisione di informazioni sui pagamenti al fine di identificare un profilo dell’impresa come pagatore oltre a mettere a disposizione strumenti di analisi e monitoraggio, possono rendere il mercato più trasparente, referenziando le imprese che hanno comportamenti di pagamento affidabili e contribuendo ad identificare quelle meno virtuose”.
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