Artigiani e commercianti in calo: nel 2024 -5% di iscritti INPS. Lombardia in testa, under 30 quasi assenti

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Artigiani

Nell’anno 2024 risultano iscritti alla gestione speciale dell’INPS 1.376.982 artigiani, il 5,0% in meno rispetto al 2023 (1.448.939 iscritti) e il 9,6% in meno rispetto al 2022 (1.524.008 iscritti). Sempre nell’anno 2024 vi è una marcata prevalenza di titolari che con 1.277.784 iscritti costituiscono il 92,8% del totale.

Analizzando la serie storica degli ultimi dieci anni, si rileva un costante trend decrescente del numero degli iscritti: di oltre due punti percentuali per ciascuno degli anni dal 2016 al 2017, di oltre un punto percentuale per gli anni dal 2018 al 2020, si osserva invece un leggero cambio di tendenza nel 2021 con una crescita dello 0,1% per poi decrescere del 2,4% nel 2022, del 4,9% nel 2023 e del 5,0% nel 2024.

Dall’esame dei dati del 2024 per sesso e qualifica è evidente una prevalenza di titolari maschi, i quali con 1.036.922 iscritti costituiscono l’81,2% del totale dei titolari contro il 18,8% (240.862) dei titolari femmine. All’interno dei collaboratori la differenza per genere è meno marcata, infatti i maschi con 55.129 iscritti sono poco più della metà del totale dei collaboratori (55,6%) contro 44.069 femmine.

A livello territoriale, più della metà degli artigiani (56,0%) si trova nelle regioni del Nord. In particolare, il Nord-ovest è l’area geografica che, con il 31,2%, presenta il maggior numero di artigiani, seguito dal Nord Est con il 24,8%, dal Centro con il 20,2%, dal Sud con il 15,9% e dalle Isole con il 7,9%.

La regione con il numero più elevato di artigiani è la Lombardia con 255.322 iscritti (18,5%), seguono il Veneto con 141.958 iscritti (10,3%), l’Emilia-Romagna con 139.476 iscritti (10,1%) e il Piemonte con 124.643 iscritti (9,1%).

La classe di età tra i 50 e i 59 anni è quella con maggior frequenza, pari al 34,4%, seguita dalla classe dei sessantenni e oltre (25,9%), coloro che hanno tra i 40 e 49 anni sono il 24,2%, mentre solo il 3,3% ha meno di 30 anni di età.

Commercianti

I commercianti iscritti alla gestione speciale nel 2024 sono 2.022.271, numero in lieve calo rispetto al 2023 (-0,5%) e al 2022 (-1,1%).

Anche tra i commercianti prevalgono i lavoratori maschi, che nel 2024 costituiscono il 65,5% dei lavoratori, percentuale in lieve aumento nel corso del tempo. La serie storica del numero di iscritti dal 2015 ad oggi, evidenzia un andamento dei lavoratori decrescente: di oltre un punto percentuale per gli anni dal 2016 al 2018 (-1,4%, -1,4%, -1,1%), di un -1,0% nel 2019, una diminuzione di oltre due punti percentuali nel 2020 (-2,3%), decresce in maniera contenuta nel 2021 e 2022 (-0,2% e -0,4%) e cala ancora nel 2023 e 2024 dello 0,6% e dello 0,5%.

La distribuzione per sesso e qualifica nell’anno 2024 mette in evidenza una sostanziale prevalenza dei maschi tra i titolari con 1.263.884 iscritti (67,3%), mentre a prevalere tra i collaboratori con 83.748 iscritti sono le femmine (58,1%).

Tra i 50 e i 59 anni di età si concentra la quota più elevata di commercianti (29,8%), il 23,2% ha un’età compresa tra i 40 e i 49 anni e il 25,6% ha 60 anni e oltre. Nel complesso, nelle classi di età dai 40 anni in su, troviamo il 78,6% dei commercianti. Solo il 6,2% dei lavoratori ha un’età inferiore ai 30 anni.

Il 26,3% dei commercianti si trova nel Nord ovest, il 19,4% nel Nord est, il 21,0% si trova al Centro, il 23,5% al Sud e solo il 9,9% nelle Isole.

La regione che registra in Italia il maggior numero di commercianti è la Lombardia con 310.848 iscritti, pari al 15,4% del totale, seguita dalla Campania (10,3%), dal Lazio (9,7%), dal Veneto (8,0%), dall’Emilia Romagna e dal Piemonte (7,6%).

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