Automotive: cala la fiducia dei produttori a seguito dell’aumento dei costi e delle basse prospettive di crescita

 Automotive: cala la fiducia dei produttori a seguito dell’aumento dei costi e delle basse prospettive di crescita
  • Solo il 34% dei dirigenti dichiara di essere fiducioso sulle prospettive di crescita del settore, contro il 41% dell’anno scorso
  • Cina in controtendenza: l’unico paese in cui la fiducia passa dal 28% al 36%
  • Cresce il consenso per il mercato delle auto elettriche, mentre si avverte poca preparazione rispetto ai progressi di nuove tecnologie e intelligenza artificiale

I leader del settore automobilistico di tutto il mondo iniziano il 2024 con minore fiducia per le prospettive di crescita dell’industria nei prossimi cinque anni, a seguito delle preoccupazioni per l’economia globale e l’aumento dei costi.  È una delle principali evidenze del ‘Global Automotive Executive Survey’ di KPMG, il sondaggio condotto su oltre 1.000 dirigenti del settore auto in 30 paesi, che quest’anno è giunto alla sua 24-esima edizione.

Dall’indagine emerge che, a livello globale, solo il 34% dei manager ha dichiarato di essere estremamente fiducioso rispetto alla crescita dell’automotive, mentre l’anno scorso la fiducia era al 41%. In Giappone, la percentuale è crollata di oltre 20 punti, arrivando al 10%. Il calo di fiducia si avverte anche in Europa occidentale, dove gli intervistati ottimisti sono passati dal 31% dell’anno scorso al 24%, e negli Stati Uniti con una flessione dal 48% al 43%. Solo in Cina la fiducia è aumentata, passando dal 28% al 36%. Anche tra i fornitori, inoltre, si registra un’importante diminuzione, dal 55% al 23%.

Un comparto dove le aspettative favorevoli, invece, sono in aumento è quello delle auto elettricheNell’Europa occidentale, ad esempio, gli intervistati ritengono che i veicoli elettrici a batteria rappresenteranno il 30% delle vendite nel 2030, mentre l’anno scorso la stima era al 24%. Anche negli Stati Uniti e in Cina si registra un aumento del consenso rispetto al mercato delle auto elettriche, dove si passa rispettivamente dal 29% al 33% in USA e, in Cina, addirittura dal 24% al 36%. Nonostante numerosi modelli si stiano sempre più affermando, i leader del settore intervistati da KPMG affermano che Tesla continuerà a fare la parte del leone tra le auto elettriche. Da sottolineare come Apple si posizioni nelle prime quattro posizioni, sopra marchi storici del settore come Mercedes, Toyota, Volkswagen.

L’indagine di KPMG si sofferma, inoltre, su tre tematiche chiave per quanto riguarda il settore: customer experiencesupply chain e intelligenza artificiale.

Sebbene le prestazioni rimangano il punto di forza principale, insieme ai fattori legati al brand che continuano a essere molto importanti, la possibilità di un’esperienza fluida e senza problemi per il cliente è salita al secondo posto nella survey di quest’anno. Inoltre, le case automobilistiche hanno mostrato fiducia (80%) rispetto alle misure adottate in termini di cybersecurity e privacy dei dati dei clienti. Una delle previsioni messa in evidenza dallo studio riguarda le modalità di vendita che, secondo gli intervistati, avverrà per più di due terzi al di fuori dei canali tradizionali, quindi vendite dirette ai consumatori da parte delle case automobilistiche, piattaforme digitali e agenzie.

In merito alle supply chain, vi è un elevato livello di preoccupazione per la continuità dell’offerta di molte materie prime e componenti nei prossimi cinque anni. Questo fenomeno non si riscontra tra i leader del settore cinesi, che dichiarano di non essere preoccupati per la continuità dell’approvvigionamento di materie prime chiave, in particolare per quelle delle batterie dei veicoli elettrici.

Infine, le case automobilistiche dichiarano di sentirsi meno preparate rispetto all’anno precedente per quanto riguarda le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e la robotica avanzata: solo il 12% rispetto al 22% dell’anno scorso. Le aziende si stanno affrettando ad adottare l’intelligenza artificiale generativa, ma ciò richiederà anche una riprogettazione del lavoro. La ‘GenAI’ è, infatti, sempre più integrata nei processi in cui i veicoli sono progettati, fabbricati e venduti. Inoltre, sullo sfondo, anche il tema delle competenze nell’IA, che è diventata un fattore chiave sui cui si giocherà la competizione del settore nei prossimi anni. Le case automobilistiche dovranno, quindi, valutare attentamente le loro strategie, con attività di formazione dedicate e assunzione di talenti.

Immagine di usertrmk su Freepik 

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