Banche: Abi, a gennaio i prestiti alle imprese aumentano dell’8,5% su base annua

 Banche: Abi, a gennaio i prestiti alle imprese aumentano dell’8,5% su base annua

A gennaio 2021, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 4,5% rispetto a un anno fa. Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie (calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni).

A dicembre 2020, per i prestiti alle imprese si registra un aumento dell’8,5% su base annua. L’aumento è del 2,3% per i prestiti alle famiglie.

TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI

A gennaio 2021 i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici, e registrano le seguenti dinamiche:

  • il tasso medio sul totale dei prestiti è sceso al 2,27% (2,28% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007);
  • il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è l’1,27% (1,25% a dicembre 2020, 5,72% a fine 2007);
  • il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l’1,43% (1,40% il mese precedente; 5,48% a fine 2007).

QUALITÀ DEL CREDITO

Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a dicembre 2020 sono 20,7 miliardi di euro (tornando sui livelli di luglio 2009), in riduzione rispetto ai 23,5 di novembre 2020 (-2,8 miliardi pari al -12,1%), ai 27 miliardi di dicembre 2019 (-6,3 miliardi pari a -23,4%) e ai 31,9 miliardi di dicembre 2018 (-11,2 miliardi pari a -35,1%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di oltre 68 miliardi (pari a -76,7%).

Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è ridotto all’1,19% a dicembre 2020, tornando sui livelli di luglio 2009, (era 1,35% a novembre 2020, 1,58% a dicembre 2019, 1,85% a dicembre 2018 e 4,89% a novembre 2015).

DINAMICA DELLA RACCOLTA DA CLIENTELA

In Italia, a gennaio 2021, la dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +8,8% su base annua. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, nello stesso mese, di circa 181 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (variazione pari a +11,6% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di quasi 23 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -9,5%).

TASSI DI INTERESSE SULLA RACCOLTA

A gennaio 2021, il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è in Italia lo 0,48%, (0,49% nel mese precedente) ad effetto:

  • del tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), 0,32% (0,33% nel mese precedente);
  • del tasso sui PCT, che si colloca allo 0,45% (0,69% il mese precedente);
  • del rendimento delle obbligazioni in essere, 1,85% (1,94% a dicembre 2020).

MARGINE TRA TASSO SUI PRESTITI E TASSO SULLA RACCOLTA

Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie rimane in Italia su livelli particolarmente infimi, a gennaio 2021 risulta di 179 punti base (179 punti base anche nel mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).

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