Tassi di mercato
Nei primi 11 giorni di settembre 2025:
- Il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 2,05%, in aumento di 7 punti base rispetto al livello minimo registrato a giugno 2025 (1,98%).
- Il tasso lordo dei BOT a sei mesi è stato in media del 2,00% in aumento di 7 punti base rispetto al livello minimo registrato a giugno 2025 (1,93%).
- Il tasso IRS a 10 anni è stato in media del 2,67% in aumento di 44 punti base rispetto a dicembre 2024 (2,23%), quando aveva toccato il livello minimo.
- Il tasso lordo dei BTP a 10 anni è stato in media del 3,57% superiore di 23 punti base rispetto a dicembre 2024 (3,34%).
TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI BANCARI
- Ad agosto 2025:
- il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 3,42% dal 3,50% del mese precedente e dal 5,45% di dicembre 2023;
- il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato il 3,31% (3,20% nel mese precedente; 4,42% a dicembre 2023);
- il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso al 3,92% dal 3,94% del mese precedente.
Tassi di interesse sulla raccolta bancaria
- Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) ad agosto 2025 è stato il 2,02%. A luglio tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell’area dell’euro (Italia 2,01%; area dell’euro 1,85%). Rispetto a giugno 2022, (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi BCE) quando il tasso era dello 0,29%, l’incremento è stato di 173 punti base.
- Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso ad agosto 2025 è stato il 2,52%, con un incremento di 121 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l’1,31%.
- Ad agosto 2025 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è stato lo 0,63% (0,65% nel mese precedente; 0,32% a giugno 2022).
- Il tasso sul conto corrente, che non ha la funzione di investimento e permette di utilizzare una moltitudine di servizi, ad agosto 2025 era lo 0,27% (come nel mese precedente; 0,02% a giugno 2022).
MARGINE TRA TASSO SUI PRESTITI E TASSO SULLA RACCOLTA
- Il margine (spread) sulle nuove operazioni (differenza tra i tassi sui nuovi prestiti e la nuova raccolta) con famiglie e società non finanziarie ad agosto 2025 è di 201 punti base.
QUANTITÀ DELLA RACCOLTA DA CLIENTELA
- La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di 175,1 miliardi tra luglio 2024 e luglio 2025 (18,2 miliardi famiglie, 17,6 miliardi imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione).
- La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) ad agosto 2025 è risultata in aumento del 2,5% su base annua, proseguendo la dinamica positiva registrata da inizio 2024 (+2,7% nel mese precedente).
- Ad agosto 2025 i depositi, nelle varie forme, sono cresciuti del 2,7% su base annua (+2,8% il mese precedente).
- La raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, ad agosto 2025 è aumentata dello 0,9% rispetto a un anno prima (+2,1% nel mese precedente).
PRESTITI BANCARI
- Ad agosto 2025, l’ammontare dei prestiti a imprese e famiglie è cresciuto dell’1,4% rispetto a un anno prima, in lieve accelerazione rispetto al +1,3% del mese precedente; a luglio 2025 i prestiti alle famiglie erano cresciuti del 2,0% e quelli alle imprese dello 0,7%. Per le famiglie è l’ottavo mese consecutivo in cui si registra un incremento e per le imprese è il secondo mese consecutivo in cui crescono i finanziamenti.
CREDITI DETERIORATI
- A luglio 2025 i crediti deteriorati netti (cioè l’insieme delle sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti calcolato al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche) sono leggermente diminuiti a 29,5 miliardi di euro, da 30,2 miliardi di marzo 2025 (31,3 miliardi a dicembre 2024). Rispetto al loro livello massimo, 196,3 miliardi raggiunti nel 2015, sono in calo di circa 167 miliardi.
- A luglio 2025 i crediti deteriorati netti rappresentavano l’1,41% dei crediti totali. Tale rapporto è inferiore rispetto a marzo 2025 (1,48%; 1,51% a dicembre 2024; 9,8% a dicembre 2015).
