Bando Scoperta imprenditoriale: come intercettare nuovi finanziamenti per le imprese del Sud Italia

 Bando Scoperta imprenditoriale: come intercettare nuovi finanziamenti per le imprese del Sud Italia

Apre dal 7 febbraio 2024 al 15 marzo 2024 il nuovo bando “Scoperta Industriale”, realizzato nell’ambito del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021-27, che sostiene progetti di ricerca e sviluppo di piccole e medie imprese, da realizzare nei territori delle regioni del Mezzogiorno. Scopri le modalità e i termini per partecipare.

Con decreto direttoriale del Ministero delle imprese e del made in Italy del 7 dicembre 2023 sono stati pubblicati i termini e le modalità di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni a valere sulle risorse del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021/2027 destinate all’intervento del FCS “Scoperta imprenditoriale” Azione 1.1.4 “Ricerca collaborativa”. Il plafond disponibile è pari a 300 milioni, così come previsto  dal decreto  MIMT del 13 luglio 2023 e in seguito pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 205 del 2 settembre 2023.  Il 60 per cento delle predette risorse è riservata ai progetti proposti da PMI e da reti di imprese. Ai fini dell’accesso a tale riserva, i soggetti che propongono un progetto di ricerca e sviluppo in forma congiunta devono appartenere tutti alla categoria delle PMI, a eccezione degli Organismi di ricerca, o devono realizzare il progetto mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete. Nell’ambito della riserva in questione, una sotto riserva pari al 25 per cento della stessa è destinata alle micro e piccole imprese. La misura nasce con lo scopo di rinforzare la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale (RIS3) nelle piccole e medie imprese (PMI) del Mezzogiorno.

Beneficiari della misura

Beneficiari della misura sono le PMI con sede legale o unità operativa principale ubicata nelle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5), purché rispettino i seguenti requisiti:

  • aver depositato e approvato almeno due bilanci;
  • avere un fatturato annuo non superiore a 250 milioni di euro;
  • essere in regola con gli adempimenti fiscali e previdenziali.

Possono presentare domanda anche i Centri di ricerca e gli Organismi di ricerca purché siano co-proponenti di un progetto congiunto con i citati soggetti.

Cosa finanzia la misura e quali sono le spese ammissibili

Il bando “Scoperta Industriale” finanzia progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle aree tematiche e delle traiettorie di sviluppo definite dalla strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero nell’ambito di altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo non rientranti nella predetta Strategia, al fine di contribuire ad alimentare il processo di scoperta imprenditoriale e il conseguente adattamento evolutivo della stessa. Il bando sovvenziona, pertanto, progetti di RIS3 che rientrano nelle seguenti aree tematiche:

  • energia e ambiente;
  • materiali e tecnologie innovative;
  • prodotti e processi sostenibili;
  • intelligenza artificiale e tecnologie digitali;
  • sanità e benessere.

Gli investimenti devono essere compiuti nella regione del Mezzogiorno, prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 1 milione di euro e non superiore a 5 milioni di euro ed avere una durata non inferiore a diciotto mesi e non superiore a trentasei mesi. L’avvio delle attività progettuali deve avvenire successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e comunque entro tre mesi dalla concessione delle stesse. I progetti di ricerca e sviluppo devono essere realizzati in forma collaborativa, e in una delle seguenti modalità:

  • progetto realizzato congiuntamente, che preveda:

– un massimo di tre soggetti proponenti, ivi compresa l’impresa capofila;

– almeno una micro, piccola o media impresa tra i soggetti proponenti;

– che ciascuno dei soggetti proponenti sostenga almeno il 10 per cento dei costi ammissibili;

– il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione.

  • progetto realizzato da una micro, piccola o media impresa ovvero da una piccola impresa a media capitalizzazione, che preveda la partecipazione di uno o più soggetti esterni all’impresa, indipendenti dalla stessa, che concorrano alle attività del progetto attraverso servizi di ricerca, prestazioni di consulenza alla ricerca e sviluppo e/o ricerca contrattuale, il cui valore sia almeno pari al 10 per cento dei costi complessivi ammissibili del progetto.

Tra le spese ammissibili rientrano:

  • il personale del soggetto proponente impegnato nel progetto, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto dell’iniziativa;
  • gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
  • i servizi di consulenza, di ricerca contrattuale e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  • le spese generali relative al progetto;
  • i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Le agevolazioni concesse, nel rispetto delle intensità massime di aiuto e delle soglie di notifica individuali stabilite, rispettivamente, dall’art. 25 e dall’art. 4 del regolamento GBER, avvengono sotto forma di contributo agevolato, per una percentuale nominale pari al 50 per cento dei costi e delle spese ammissibili e sotto forma di contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata come segue:

  • 35 per cento per le imprese di piccola dimensione;
  • 30 per cento per le imprese di media dimensione;
  • 25 per cento per le imprese di grande dimensione.

Il decreto direttoriale del 7 dicembre 2023 stabilisce infine i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione che possono essere presentate dalle ore 10.00 del giorno 7 febbraio 2024, anche in forma congiunta, per i progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale d’importo compreso tra 1 e 5 milioni di euro, ed entro e non oltre il 15 marzo 2024. La procedura di compilazione della domanda di agevolazione e della ulteriore documentazione allegata sarà resa disponibile nel sito internet del Soggetto gestore a partire dal 24 gennaio 2024.

Immagine di Freepik 

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