Bankitalia, segnali di ripresa ma consumi sotto i livelli pre-crisi

La ripresa, sottolinea l’istituto di via Nazionale, «resta differenziata tra categorie di imprese e sul territorio nazionale, ma andrebbe estendendosi: secondo i sondaggi il miglioramento delle prospettive delle aziende industriali di maggiore dimensione e di quelle orientate verso i mercati esteri si accompagna a primi segnali positivi anche per i servizi. Rimane meno favorevole il quadro nelle Regioni meridionali».
Ancora deboli i consumi delle famiglie. «Ci sono inoltre segnali di stabilizzazione degli acquisti delle famiglie, con una modesta ripresa delle immatricolazioni di auto e con progressi nel clima di fiducia – si legge nel documento –. La spesa per consumi resta l’8 per cento al di sotto del livello del 2007 e risente ancora delle prospettive dell’occupazione».
Nonostante qualche miglioramento, infatti, le condizioni sul mercato del lavoro rimangono difficili. La flessione dell’occupazione si è lievemente attenuata nella seconda metà del 2013 e le ore lavorate per addetto sono aumentate nell’industria, ma il tasso di disoccupazione ha raggiunto in febbraio il 13 per cento. Qualora la ripresa proseguisse al ritmo moderato attualmente delineato dalla maggior parte dei previsori, il numero di occupati tornerebbe a crescere solo gradualmente, non prima della fine dell’anno.
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