Barriere all’ingresso e adattamento in ambito farmaceutico

Facendo un esempio concreto, mercati come quello russo richiedono non solo che la confezione sia specifica per il mercato russo, ma anche che in molti casi siano svolti dei test sulla popolazione.
Diversamente, in altri paesi quali per esempio i Mercati Baltici, accettano di buon grado che il packaging sia quello europeo, con le istruzioni e la posologia in lingua inglese. In tal caso il distributore che importa e commercializza il prodotto apporrà una semplice etichetta con le principali caratteristiche del prodotto, la sua posologia e le controindicazioni.
In questi paesi inoltre non viene richiesto nessun test svolto a livello locale, vengono generalmente accettati quelli standard europei.
Anche i costi di registrazione sono molto diversi: alti per il mercato russo, estremamente contenuti nei Paesi Baltici.
Queste differenze sono sicuramente da imputarsi alla dimensione dei mercati in questione e alla conseguente appetibilità per le aziende farmaceutiche internazionali, di fatto ne evinciamo però che, pur essendo la Russia un mercato farmaceutico a potenziale elevatissimo, è anche un mercato nel quale l’ingresso è difficile per le sue caratteristiche, i suoi regolamenti e la necessità di elevati investimenti.
Alessandro Gorni
Responsabile Marketing e Comunicazione
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