Boom Kazakhstan: opportunità per aziende e temporary manager italiani

 Boom Kazakhstan: opportunità per aziende e temporary manager italiani

L’area dell’Asia Centrale è diventato un partner cruciale per l’EU con il suo grande potenziale in termini di sicurezza, connettività, energia e diversificazione delle risorse.

Nell’attuale contesto, il Kazakhstan è uno dei fortunati paesi in fase di sviluppo sostenuto. Il comparto guida è ovviamente quello dell’oil & gas: oltre l’80% del petrolio kazako viene esportato in Europa, per cui rappresenta circa il 10% del fabbisogno.

Altro mercato forte: trasporti e infrastrutture. Recentemente, il Vice Presidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis, ha annunciato che l’Europa e le istituzioni finanziarie garantiranno 10 miliardi di euro a favore di un sistema di trasporti sostenibile in Asia Centrale.

Tutto ciò ha portato alla crescita degli uffici di rappresentanza di aziende europee e alla conseguente crescente domanda di temporary manager con esperienza globale capaci di portare best practice internazionali ai business locali. I temporary manager vengono preferiti a manager espatriati con contratti permanenti dato che il Kazakhstan è un paese dalle forti tradizioni, in cui i team di management locali sono i veri decision maker.

Le aziende europee preferiscono temporary manager dall’Europa o dal Medio Oriente, per familiarità con cultura e processi di business. La scelta si orienta però verso temporary manager kazaki per talune funzioni: Relazioni Governative (di solito si occupa di accesso ai mercati, attività di lobby sul territorio, contatti con le autorità, gestione di contratti statali), Vendite e Business Development, Finanza, Area Legale. Ruoli che richiedono un’ampia rete di contatti, conoscenza delle leggi locali, entratura a livello governativo e conoscenza di tradizioni e mentalità nazionali.

Ci sono settori che più di altri manifestano esigenze di temporary management. In particolare:

Energia, Infrastrutture, Turismo, Scienza ed educazione, Agricoltura, Finanza e Investimenti Consulting.

Qual è il profilo di un temporary manager che opererà con aziende locali? Queste competenze critiche da considerare:

  • Adattabilità e propensione al cambiamento – la competenza chiave! Il business nel paese sta attraversando pesanti trasformazioni e i manager chiave devono sapersi velocemente adattare a nuove sfide e nuove condizioni
  • Pensiero strategico – la situazione geopolitica è in rapido divenire e le aziende kazake devono adattare di conseguenza la loro strategia. Tutto ciò richiede una certo qual strabismo manageriale, con focalizzazione su strategie di breve e lungo termine, ma con un costante adattamento di queste ultime
  • Leadership – il temporary management è un servizio nuovo e molti manager e azionisti non ne comprendono ancora appieno valore e potenziale. È quindi vitale essere un leader efficace e capace di coinvolgere le persone a dare il massimo, soprattutto nella fase di esecuzione
  • Orientamento al risultato – la maggior parte degli azionisti delle grandi aziende kazake sono ambiziosi, self driven e si aspettano il raggiungimento degli obiettivi QUI e ORA. Non sono pazienti, richiedono manager altamente dinamici
  • Digitalizzazione – è già presente in tutti i business: sistemi ERP, automatizzazione dei processi, canali digitali per vendite e marketing, ampio utilizzo di AI. È una competenza assolutamente indispensabile per un temporary manager.

Il Kazakhstan, pur essendo un paese nuovo per il temporary management è in grado di offrire ad aziende europee, ma anche a manager europei, un grande potenziale di Sviluppo.

Legami tra Italia e Kazakhstan

L’Italia è uno dei maggiori investitori esteri nel Paese, primo acquirente europeo di merci kazake e secondo a livello globale, con un interscambio triplicato rispetto ai valori del 2021.

L’ottima reputazione di cui godono le aziende italiane ha fatto sì che un crescente numero di progetti di investimento venga realizzato con la loro partecipazione.

Nel 2023, Neos ha inaugurato I voli diretti tra Almaty e Milano, con frequenza bisettimanale.

La collaborazione mira a incrementare i flussi reciproci di investimenti diretti:

  • è stata aperta Confindustria Kazakhstan
  • è stata inaugurato il primo Istituto Italiano di Cultura dell’Asia Centrale. Diretto da Edoardo Crisafulli, giocherà un ruolo importante in termini di soft power, visto che si occuperà, in sinergia con l’Ambasciata e l’Agenzia ICE, di realizzare attività connesse alla promozione integrata dell’Italia in Kazakhstan, valorizzando la forza del nesso cultura-impresa.

Dalla visita del capo dello stato Kassym-Jomart Tokayev, sono scaturiti ben 18 accordi di collaborazione su progetti congiunti di investimento in diversi settori per un totale di oltre 1.5 miliardi di $. Alcuni nomi: ENI, Ballestra, Bonifiche Ferraresi, ancora Neos con l’apertura di voli diretti tra Astana e Roma. Neos ha anche supportato il GIS ai recenti campionati mondiali di sci dei giornalisti sulle nevi di Shymbulak.

Le opportunità sono molto ampie: come evidenziato da Liliana Ursu Pugnetti nell’incontro con il Club Amici del Made in Italy, esistono 13 ZES e ben 36 Zone Industriali, con una manodopera ben qualificata e a costi medi inferiori a quelli russi e cinesi. Particolarmente attrattiva la regione di Shymkent.

In sintesi, il Kazakhstan rientra tra i paesi papabili per le operazioni definite di friend shoring, principio che anche l’Europa inizia a far suo: come recentemente ricordato dal Presidente di Confindustria Lombardia, “bisogna far entrare la geopolitica in fabbrica”.

Image by niki7mcrae from Pixabay 

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