LAVORO

Il GEBS 2025, ovvero il Great Employee Benefits Study, realizzato da Epassi in collaborazione con l’università finlandese di Aalto, porta alla luce un fenomeno inedito eppure già cruciale: è il “Grande Gap” e indica un vero e proprio scollamento tra intenzioni e percezioni in termini di welfare aziendale.

I dati dell’Osservatorio sui lavoratori parasubordinati.

Stimata l’evoluzione delle forze lavoro al 2050, grazie a un modello su tassi attività, formazione giovani e riforme previdenziali.

La transizione ecologica è frenata dalla carenza di personale con le competenze adeguate. Nel 2024, le imprese italiane non sono riuscite a reperire 2.197.620 figure professionali con un’elevata attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. A lanciare l’allarme è Confartigianato, con un’analisi presentata a Milano il 13 ottobre nel corso dell’evento inaugurale della Settimana…

Ai “piani alti” i timori più diffusi che tra gli impiegati: dipende dalla conoscenza delle potenzialità dell’IA generativa, dato che a utilizzarla sono tre quarti dei dirigenti e solo il 51% di chi ricopre ruoli inferiori, anche per la paura di biasimo da parte dei responsabili.

Great Place to Work Italia, ascoltando le opinioni espresse direttamente dai collaboratori dei reparti produttivi, ha stilato l’edizione 2025 del ranking delle organizzazioni Best Workplaces for Blue Collar, realtà che rappresentano l’eccellenza degli ambienti di lavoro a misura di “tute blu”.

Sono le professioni emergenti dell’economia sostenibile ma per la metà sono introvabili.

Positive le previsioni delle imprese del settore primario, costruzioni e servizi alle persone.

Forlani (INAPP): serve un nuovo patto generazionale per valorizzare competenze e aspirazioni.

Il fenomeno riguarda già la metà della forza lavoro globale e costa 438 miliardi di dollari in perdita di produttività.