
CGIA – Superbonus: spesi 71,7 miliardi per riqualificare il 3,1% degli edifici residenziali del paese
Cala il sipario sulle cessioni dei crediti, sugli sconti in fattura e il bilancio sul Superbonus è in chiaro-scuro.
Cala il sipario sulle cessioni dei crediti, sugli sconti in fattura e il bilancio sul Superbonus è in chiaro-scuro.
Secondo il Centro studi di Unimpresa, le nuove norme non risolvono il problema dei circa 15 miliardi di euro di crediti fiscali incagliati, questione che sta bloccando 90.000 cantieri: una situazione pericolosa che mette a rischio fallimento 25.000 aziende, per la quasi totalità PMI, con la consequenziale perdita di 130.000 posti di lavoro.
Nelle previsioni dei diversi analisti per il 2023, il PIL italiano va meglio dell’atteso.
Il pericolo hacker preoccupa (e coinvolge) sempre di più le piccole e medie imprese italiane. Una su quattro è stata colpita da problemi relativi alla sicurezza informatica (26%), e il 52% destinerà nell’anno in corso risorse per la messa in sicurezza dei propri dati, per un investimento complessivo di quasi 470 milioni di euro.
Le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate nello scorso mese di gennaio sono state circa 42 milioni, il 9% in meno rispetto al precedente mese di dicembre (46,2 milioni) e il 50,2% in meno rispetto a gennaio 2022, nel corso del quale erano state autorizzate 84,4 milioni di ore.
Arpal Umbria, l’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro, metterà a disposizione un milione e mezzo di euro (a valere sul Por Fse 2014-2020) per sostenere la crescita dell’occupazione e la ripresa del mercato del lavoro.
Sebbene ci sia sempre stato un contatto diretto e ripetuto tra banche e imprese, recenti studi rivelano quanto negli ultimi anni il settore bancario abbia incrementato l’interesse nei confronti delle PMI.
A febbraio Pil -0,4% su dicembre e inflazione al 9,4% su base annua. Aumento prezzi impatta su quantità e qualità dei consumi alimentari (-4,6% a gennaio).
+68mila rispetto a un anno fa (+21,5%), 178mila lavoratori di difficile reperimento (46,2%).
Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati sino a novembre del 2022, sono state 7.562.000, con un aumento del 13% rispetto allo stesso periodo del 2021.