
Tre gravi rischi che le PMI non possono più permettersi
I dipendenti delle aziende italiane sono pericolosamente “sotto assicurati” di fronte ai rischi legati a Morte, Invalidità Permanente e Perdita dell’autosufficienza.
I dipendenti delle aziende italiane sono pericolosamente “sotto assicurati” di fronte ai rischi legati a Morte, Invalidità Permanente e Perdita dell’autosufficienza.
Sembrano fattori “soft” ma in realtà hanno un pesante impatto sulla business continuity.
La Salute è tornata ad essere il bene più prezioso, l’asset più strategico, l’elemento su cui concentrare tutte le attenzioni per garantire lo sviluppo e la “business continuity” delle nostre imprese, soprattutto le PMI dove ogni persona in azienda ha uno specifico ruolo e meno possibilità di avere un “back-up” che possa subentrare in caso di necessità.
Nell’esame periodico della banca dati Infor.Mo viene evidenziato l’andamento del fenomeno infortunistico in questo comparto tra il 2014 e il 2018. Nell’ingegneria civile il livello di rischio più elevato, la caduta dei lavoratori dall’alto la modalità di accadimento più frequente.
È disponibile sul sito dell’Istituto il modulo aggiornato, che semplifica la documentazione di prova a carico del datore di lavoro sugli interventi migliorativi effettuati in azienda.
Dall’analisi condotta dal nuovo numero del periodico statistico Dati Inail su questo settore, fiore all’occhiello del made in Italy nel mondo, emerge un andamento stabile delle denunce negli ultimi anni, interrotto dalla pandemia nel 2020.
L’opuscolo, arricchito da numerose illustrazioni, con un linguaggio immediato e divulgativo punta a fornire informazioni utili e necessarie alle categorie professionali interessate al fine di tutelare la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.
L’indagine continua sulle Forze di Lavoro – effettuata dall’Istat – prevede, come richiesto da Regolamento comunitario, l’inserimento nel questionario standard di un “modulo ad hoc”, diverso ogni anno, che approfondisce un particolare aspetto del mercato del lavoro. Nel 2020, la tematica affrontata è stata “Salute e sicurezza sul lavoro”. In particolare, per gli individui di…
Pubblicato il 21esimo report della Consulenza statistico attuariale Inail: dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 31 ottobre le infezioni di origine professionale segnalate all’Istituto sono 183.147, 782 delle quali con esito mortale. Rispetto al monitoraggio mensile precedente, i casi in più sono 1.511 (+0,8%).
Il nuovo numero del periodico statistico Dati Inail è dedicato a questo settore produttivo molto eterogeneo, che nell’anno della pandemia ha fatto segnare rispetto al 2019 un netto calo degli infortuni (-25,8%) e un forte incremento dei casi mortali (+41,0%), concentrati soprattutto tra i conducenti di veicoli.