Fintech B2B: la chiave di svolta per superare la complessità burocratica che ostacola l’imprenditoria in Italia

Sebbene si alzino voci contro gli effetti devastanti di una burocrazia soffocante, le prospettive di semplificazione amministrativa assumono il più delle volte la forma di “promesse da marinaio”. Di fronte a questa situazione, gli imprenditori hanno più da sperare dallo sviluppo delle tecnologie finanziarie che dalle promesse istituzionali di semplificazione in un futuro indefinito.

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CGIA: le banche hanno riaperto i rubinetti del credito alle imprese

Se per 28 mesi consecutivi1 abbiamo assistito a una caduta verticale degli impieghi bancari alle imprese, dall’inizio dell’estate c’è stata la tanto attesa inversione di tendenza. Negli ultimi quattro mesi (giugno- settembre2), i prestiti sono tornati ad aumentare e, rispetto all’inizio di quest’anno, lo stock erogato alle attività economiche è cresciuto di quasi 5,5 miliardi di euro, raggiungendo in termini complessivi la quota di 647 miliardi; ben 5,5 miliardi in più del dato riferito al 31 dicembre 2024. La segnalazione giunge dall’Ufficio studi della CGIA. Tuttavia, non tutte le imprese hanno beneficiato di questa ritrovata disponibilità delle banche a prestare liquidità al sistema economico….

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Unimpresa: credito imprese fiacco, in 12 mesi solo +0,4%

Il totale dei finanziamenti bancari al settore privato in Italia, cioè imprese e famiglie, evidenzia un quadro di sostanziale stabilità, con variazioni contenute ma significative nella composizione interna. Sommando i due comparti, si passa da 1.259,7 miliardi di euro ad agosto 2024 a 1.275,4 miliardi ad agosto 2025, con un incremento complessivo di circa 15,7 miliardi di euro, pari a una crescita…

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Prestiti alle MPI: -5,0% a metà 2025 vs -0,2% totale imprese, calo più severo (-8,5%) per cluster dell’artigianato

A settembre il Consiglio della BCE ha mantenuto invariati i tassi di riferimento della politica monetaria, confermando la decisione di luglio. L’atteggiamento prudente delle autorità monetarie è indotto da uno scenario geopolitico instabile, con guerre commerciali e conflitti che determinano incertezza, con potenziali shock per i quali i policy makers si mantengono un margine di manovra. Nonostante l’inflazione…

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Outlook ABI-Cerved 2025-27 sui crediti deteriorati delle imprese. Tassi di default previsti in aumento contenuto: 2,9% nel 2027 contro il 2,6% del 2024, passando per il 3% del 2026

L’instabilità geopolitica e l’a livello internazionale continuano a influenzare l’aumento dei tassi di default. Tincertezza uttavia, questi dovrebbero mantenersi su livelli sensibilmente più contenuti rispetto a quelli registrati durante le precedenti crisi. Nel triennio previsionale si stima un aumento in tutte le aree geografiche e in tutti settori economici, ma più sostenuto nell’industria e nelle costruzioni.

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