CGIA – Tredicesime: in arrivo 40,7 miliardi
Tra i lavoratori dipendenti e i pensionati sono 35 milioni gli italiani che da questa settimana fino alla Vigilia di Natale riceveranno la tredicesima mensilità.
Fare Soldi con l’Impresa in Italia, Fare Credito, Finanziamenti per le Imprese
Tra i lavoratori dipendenti e i pensionati sono 35 milioni gli italiani che da questa settimana fino alla Vigilia di Natale riceveranno la tredicesima mensilità.
È quanto ha sottolineato la CNA nel corso dell’audizione davanti alla Commissione politiche UE della Camera sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.
I più recenti dati, relativi agli andamenti dell’economia dell’area dell’euro e di quella italiana, continuano a mostrare che gli effetti della politica monetaria restrittiva avviata dalla BCE da oltre un anno si stanno manifestando, anche in Italia.
È quanto emerge da un report del Centro studi di Unimpresa, secondo il quale il debito pubblico italiano ad agosto scorso è arrivato a quota 2.840,6 miliardi, in aumento di 83,7 miliardi rispetto al 2022, quando si era attestato a 2.756,9 miliardi, in crescita di 77,3 miliardi sull’anno precedente.
Rapporto mensile sul credito. Lo stock degli impieghi ai privati scende del 5%, dai 1.356 miliardi di settembre 2022 ai 1.292 miliardi di settembre 2023. Finanziamenti alle aziende diminuiti di 57 miliardi (-8%). Mutui casa su di appena 545 milioni (+0,13%) in 12 mesi, ma da inizio anno sono calati di oltre 2 miliardi (-0,5%). Difficoltà della clientela a pagare le rate: sofferenze in aumento del 10% in un anno e del 25% nei primi nove mesi del 2023.
Bergamo, Varese, La Spezia e Lecco sono le province dove la stretta creditizia alle piccolissime aziende si è fatta sentire di più.
La domanda resta cauta per tutte le tipologie di imprese: -0,2% per le Società di capitali e +0,6% per le Imprese individuali. Non subisce scossoni la distribuzione della domanda nei vari settori, che intanto torna al livello pre-pandemia. In questa fase, le imprese preferiscono attingere alle proprie riserve per affrontare le spese correnti, posticipando i piani di investimento di lungo periodo.
Secondo il Centro studi di Unimpresa, che ha elaborato dati della Banca d’Italia, ad agosto scorsi i tassi d’interesse praticati dalle banche alle imprese si sono attestati al 5,62% per quelli fino a 1 milione di euro e al 4,50% per quelli oltre 1 milione di euro (per questa fascia, a luglio erano al 4,85%).
Granelli: “Servono nuove soluzioni per finanza d’impresa”.
Le aspettative di stabilizzazione del tasso BCE rallentano la domanda di mutui con finalitù surroga (27% delle richieste online nel III trim. contro 36% del I trim.). Immobiliare: il numero di compravendite segna un’ulteriore contrazione (-16% nel II trim. 2023) mentre il prezzo/mq degli immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario torna a crescere (+2.5% nel III trim. 2023).