Che cos’è la Formula Imprenditoriale?

- che cosa vuoi vendere;
- a chi vuoi vendere;
- come pensi di organizzarti per riuscirci.
Secondo il modello, le tre risposte devono avere un alto grado di coerenza fra le loro componenti e fra di loro, solo così la FI è valida e l’impresa è concorrenziale.
Si consideri, ad esempio, un’azienda che voglia fare dell’assistenza post vendita il suo punto di forza, ma non abbia definito in modo rigoroso le distinta base (che devono gestire il periodo di validità) di ciò che produce e vende. Come potrà garantire di inviare il corretto pezzo di ricambio se non è in grado di risalire dal numero di matricola all’elenco dei componenti utilizzati?
Si consideri, oppure, un’azienda che intenda cominciare a vendere all’estero i propri beni ma che al centralino non vi sia nessuno in grado di rispondere in una lingua diversa dall’italiano o che il centralino non sia presidiato negli orari di ufficio dei paesi in cui si vende (magari aventi un fuso orario molto diverso)?
Mi preme sottolineare come la richiesta di esplicitare la Formula Imprenditoriale compaia anche sulla modulistica dei bandi Ergon (Eccellenze Regionali a supporto della Governance e dell’Organizzazione dei Network di imprese; bando per la promozione e animazione delle aggregazioni di imprese) della Regione Lombardia. La domanda “Descrivere le risorse umane, organizzative, strumentali e finanziarie impiegate, dimostrandone la congruità rispetto agli obiettivi e ai contenuti della proposta”, anche se non cita il modello, è più che mirata.
L’aiuto di un consulente è spesso decisivo nella valutazione della propria FI perché consente di avere dei giudizi più oggettivi perché fatti da una persona terza.
Gaetano Comandatore
Membro fondatore di S.C.F. 2.0
Devi accedere per postare un commento.