Come fare Webmarketing per imprenditori

 Come fare Webmarketing per imprenditori

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[dropcap]N[/dropcap]egli ultimi anni si è assistito ad uno sviluppo vertiginoso del Marketing e della Comunicazione Digitale, del Webmarketing in generale.

Ecco allora alcuni spunti di riflessione per gli imprenditore moderni su come fare Webmarketing.

Consulenti, Webagency, Società di Marketing e Free Lance promuovono costantemente servizi di Webmarketing, SEO, SEM, realizzazione di Siti “Mobile Friendly” come soluzioni efficaci di lead generation, ovvero di generazione di contatti, per aumentare la base dei clienti attivi e il fatturato aziendale.

Le proposte che quotidianamente imprenditori e commercianti ricevono, nei luoghi digitali che usano frequentare, hanno ad oggetto servizi di marketing digitale, declinati in diversi modi, dal sito Mobile Friendly all’email marketing passando per l’ottimizzazione del sito e la gestione delle pagine sui Social finalizzati a generare nuovi clienti e incrementare il volume delle vendite.

Tutti hanno la giusta soluzione e spesso, tanto convinti di questo, si spingono, certamente in buona fede, a garantire risultati in termini di ROI; in altre parole garantiscono un aumento del numero delle richieste di preventivo e un logico conseguente incremento del fatturato che si spingono anche a quantificare.

Ognuno ha la propria tecnica, ma in generale, attraverso ragionamenti logici che partono dal valore medio di un cliente ideale per l’azienda, ipotizzano un certo numero di contatti e chiusure e quantificano, in sonanti soldoni, il risultato dell’”intervento”.

Questi servizi in genere sono valorizzati e remunerati secondo diverse modalità, a seconda del modello di business di chi li propone, della specificità del servizio e di altri fattori: canone fisso mensile, canone fisso mensile più piccola percentuale sull’incremento del fatturato, importo prestabilito per singolo contatto sviluppato o per singolo cliente acquisito con eventuale piccola percentuale sul fatturato dello stesso per un certo periodo, una sorta di royalty insomma.

In quanto a durata questi interventi possono limitarsi alla realizzazione del sito web, alla sua ottimizzazione oppure a periodi di breve-medio termine, in genere 6 mesi, qualche volta un anno. Accade nella prassi che per promuovere questi servizi si fa largo uso di terminologie in lingua inglese, spesso usate anche impropriamente, che confondono i destinatari dei messaggi, imprenditori e commercianti, facendo perdere loro di vista un obiettivo fondamentale che è quello di uno sviluppo sano, sostenibile nel medio lungo termine della propria attività utilizzando leve di Webmarketing.

La confusione porta spesso imprenditori e commercianti alla errata convinzione che basti una serie di azioni di Webmarketing, coordinate in un piano articolato o fini a se stessi, poste in essere da soggetti esterni all’azienda, competenti e qualificati o anche no, per avviare una seria e necessaria strategia di digitalizzazione. Strategia di digitalizzazione che oggi rappresenta la sopravvivenza dell’azienda nel medio lungo termine, senza la quale il fallimento è scontato.

L’esperienza insegna che oggi la maggior parte degli imprenditori e dei commercianti comprendono l’importanza di una strategia digitale per la propria attività ma troppo spesso si affidano al fai da te, utilizzando risorse interne che si credono esperti di digitale perché grandi frequentatori di social.

Quando decidono, correttamente, di affidarsi ad esterni che propongono offerte di piani di Webmarketing integrati non hanno la necessaria conoscenza del tema per valutare nel giusto modo quale, tra le innumerevoli proposte e metodologie disponibili, è quella più idonea al proprio settore di attività.

Capita che anche le migliori metodologie, se non ben declinate in strategie chiare e condivise, falliscano miseramente con cocente delusione delle parti coinvolte; provate ad immaginare, allora, quanto sia probabile che fallisca una strategia che fonda su metodologie inappropriate, sviluppate da persone che non hanno le necessarie competenze e soprattutto non condivise in azienda: il fallimento dell’iniziativa è certo.

Quello che è oggi assolutamente indispensabile è che gli imprenditori si convincano della necessità di informarsi su questo tema; nella rete sono disponibili risorse di qualità che parlano loro di Webmarketing.

Informarsi non significa diventare esperti della materia, perché l’imprenditore è imprenditore e non Webmarketer; informarsi significa fare una scelta consapevole nel decidere che è arrivata l’ora di adeguare l’azienda ad un nuovo mondo, il mondo digitale!

Il cambiamento, voluto fortemente, va poi perseguito per mezzo di risorse interne ed esterne esperte e professionali.

Tutti abbiamo ben chiaro che avere un buon sito, fare campagne e-mail, produrre una newsletter mensile, avere una pagina social, non significa avere una strategia digitale, però è necessario ribadirlo con forza e decisione, perché da qui si genera l’errore alla base di tutti i fallimenti di azioni di Webmarketing.

Chi fa impresa o commercio oggi deve competere in un contesto globale e molto sfidante e deve adottare strategie di medio lungo termine che non possono che partire da un’attenta analisi delle potenzialità della propria attività.

Anche per delineare una strategia di Webmarketing, ovviamente, è necessaria un’analisi interna al cui esito, e dopo essersi bene informati, si devono valutare, con maggiore cognizione di causa, gli strumenti disponibili. Questo è il mio prezioso suggerimento di base.

Domenico Moretta
Business Coach & Webmarketing specialist

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