Come si valuta un’azienda: lo strumento della perizia

 Come si valuta un’azienda: lo strumento della perizia

La valutazione d’azienda o di un ramo di d’azienda è un processo di stima che ha come obiettivo principale quello di definire, in un determinato momento, il valore del capitale economico, ovvero il patrimonio investito nell’impresa da parte dei proprietari. Il cuore di una valutazione aziendale o di un ramo di azienda è rappresentato dalla perizia di stima. La perizia di stima consiste in un documento, con parti sia descrittive sia numeriche, redatto al fine di descrivere a livello quantitativo e qualitativo l’azienda in oggetto.

Metodi di valutazione aziendale

Esistono differenti metodi di valutazione che vengono inclusi nella perizia di stima. I principali sono:

  • Metodo reddituale: l’azienda viene valutata in base alla capacità di produrre reddito in futuro. Secondo questo metodo un’azienda vale se e in quanto produce reddito.
  • Metodo patrimoniale: l’azienda viene valutata sulla base del patrimonio di cui dispone in un determinato momento, dato dalla differenza tra attivo e passivo. Viene usato principalmente per stimare il valore di aziende dotate di un consistente attivo patrimoniale (Immobili soprattutto).
  • Metodo misto: è un metodo che tenta di mediare i pregi insiti nei criteri patrimoniali e reddituali, tenendo in considerazione, quindi, la consistenza patrimoniale e la capacità di produrre un maggior o minor reddito rispetto a situazioni standard.
  • Metodo finanziario: il valore di un’azienda è pari al valore attualizzato dei flussi di cassa che essa genererà in futuro. L’azienda è considerata una sorta di investimento, che rende in base alla capacità di recupero dei fondi ad essa destinati.

L’onorario minimo per una perizia valutazione di un’azienda si attesta da un minimo di 800 euro e può raggiungere anche il 2% del valore dell’azienda stessa.

Valutazione azienda: esempi pratici

Facciamo un esempio prativo del metodo reddituale di valutazione aziendale. Il metodo reddituale stima il valore dell’azienda in base alla sua capacità di produrre reddito. Indipendentemente dal patrimonio, più alta è la redditività maggiore è il valore attribuito all’azienda. Sotto il punto di vista pratico, tale metodo deve quindi adottare delle formule che attualizzano i risultati economici attesi.

Le formule utilizzate per il metodo reddituale sono:

  • Formula della rendita infinita, si applica quanto si ipotizza una durata illimitata dell’impresa => V = R/i
  • Formula della vita limitata, si applica quando l’azienda ha una durata predefinita, determinata (per esempio 10 anni, 20 anni…):

Dove:

  • V = valore
  • R = Reddito medio ipotizzato che si realizzerà in futuro
  • i = tasso percentuale di attualizzazione

Esempio 1

Rendita infinita: Impresa X con reddito medio di 300.000 euro e tasso percentuale di attualizzazione all’6%.

Il valore si calcola così: V = 300.000 / 0,06 = 5.000.000 euro.

Esempio 2

Azienda con durata limitata: Impresa Y con reddito medio di 200.000 euro, tasso di attualizzazione all’8% e durata dell’azienda pari a 10 anni. Il valore si calcola così: V = 200.000 x ((1+0,08)^10 – 1) / 0,08 x (1+0,08)^10 = 1.336.000 euro.

Il metodo reddituale semplice si basa sulla stima di un flusso di redditi costanti, ovvero su un reddito “medio”, “normale”, “duraturo” (per aziende con vita futura limitata o illimitata).

Il metodo reddituale complesso costituisce un’evoluzione del precedente.  Attualizza, infatti, i flussi di reddito previsti anno per anno, fino al termine dell’orizzonte temporale del periodo esplicito di previsione, poi stima un VF (applicazione pressoché limitata alle aziende che elaborano piani e programmi di gestione di durata non superiori a 5 anni).

I documenti richiesti

I documenti richiesti ai fini di una corretta valutazione aziendale sono:

  • Ultimo bilancio dell’impresa
  • Ultimo bilancio consolidato
  • Ultimo bilancio delle società collegate e controllate
  • Relazione sulla gestione
  • Relazione del Collegio sindacale
  • Relazione soggetto incaricato del controllo contabile
  • Perizie di stima dei singoli cespiti (se disponibili o se appositamente richieste)
  • Dati dei libri di inventario o del registro dei cespiti ammortizzabili
  • Business plan e documenti strategici

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