Composizione negoziata della crisi d’impresa: la fotografia delle 217 istanze nell’Osservatorio di Unioncamere

 Composizione negoziata della crisi d’impresa: la fotografia delle 217 istanze nell’Osservatorio di Unioncamere

Sono prevalentemente società di capitali di piccola dimensione, con una vita media di 21 anni, e in massima parte del commercio, della manifattura e delle costruzioni.

È la prima fotografia sulle imprese che hanno presentato istanza per la composizione negoziata della crisi, scattata dal neonato Osservatorio nazionale realizzato da Unioncamere a sei mesi dall’avvio di questa procedura.

L’analisi descrive lo stato dell’arte delle 217 istanze presentate sul territorio nazionale, esaminando la loro provenienza geografica, le richieste di misure protettive e cautelari, la dimensione delle imprese in termini di fatturato, addetti e forma giuridica e la loro ripartizione tra settori economici. Inoltre, viene approfondita la figura dei 2.358 esperti abilitati ad assistere le imprese che presentano istanza di composizione, analizzandone la provenienza regionale e la categoria di appartenenza.

Le oltre 200 istanze di composizione presentate un numero ancora esiguo rispetto alle aspettative, sia per il grado di novità dell’istituto, sia per un’iniziale assenza di esperti abilitati a gestire le domande provengono nel 62% dei casi da Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Toscana e Campania.

Venti riguardano gruppi di imprese, mentre solo 15 sono quelle definite “sottosoglia” (cioè con ricavi minori di 200mila euro, attivo patrimoniale sotto i 300mila euro e debiti inferiori a 500mila). Il 65% delle istanze ha chiesto il beneficio delle “misure protettive” per difendere il patrimonio dall’aggressione dei creditori, mentre circa il 53% ha richiesto l’esenzione delle misure sospensive sul capitale.

L82% dei 2.358 esperti presenti negli elenchi regionali ed abilitati a gestire le procedure sono commercialisti (l’82% del totale), mentre solo una piccola parte sono avvocati (17%) e dirigenti d’impresa (2%). Il maggior numero di iscritti appartiene agli ordini professionali di Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia-Romagna e Lazio.

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