Hai messo da parte i tuoi primi risparmi e senti che tenerli fermi sul conto corrente non è la scelta migliore? Non devi preoccuparti: sono tantissime le persone nella stessa situazione. Se vuoi proteggerti dall’inflazione e desideri avvicinarti al mondo degli investimenti con cautela potresti iniziare approfondendo gli ETF (Exchange Traded Fund), che in molti casi rappresentano il punto d’ingresso ideale per i neofiti. Questi strumenti offrono diversificazione immediata, costi contenuti e la semplicità di acquisto di una normale azione in Borsa. Vediamo come funzionano in questa guida sugli ETF per principianti.
Che cos’è un ETF in parole semplici
Inizialmente investire negli ETF può sembrare complicato, ma la realtà è molto più semplice. Per capire di cosa parliamo, puoi considerare un ETF come un pacchetto che contiene centinaia di aziende diverse. Invece di comprare le azioni di una singola società, con un ETF compri un pezzetto di molte aziende insieme.
Ad esempio, comprando un ETF sull’S&P 500 possiedi automaticamente una piccola quota delle 500 aziende più grandi degli USA. La gestione è passiva: nessuno decide attivamente cosa comprare o vendere, l’ETF segue semplicemente l’andamento del mercato – ed è per questo motivo che i costi di gestione sono molto bassi. Gli ETF si comprano in Borsa come normali azioni, ma ti danno accesso immediato a centinaia di investimenti diversi.
Ora che hai chiaro cosa sono gli ETF, vediamo come effettuare il tuo primo investimento seguendo alcuni consigli pratici.
Consiglio 1: fissa un obiettivo e un orizzonte temporale
Prima di qualsiasi acquisto, chiediti: “Perché sto investendo?”. Stai risparmiando per l’anticipo di una casa tra cinque anni? Per integrare la pensione? Per un viaggio tra due anni? Ogni obiettivo richiede una strategia diversa.
L’orizzonte temporale determinerà il tipo di ETF più adatto: azionario per obiettivi a lungo termine (oltre 5 anni), obbligazionario per orizzonti più brevi. Ad esempio, se hai bisogno dei soldi tra meno di tre anni, devi considerare che gli investimenti azionari possono essere volatili nel breve periodo.
Consiglio 2: scegli un broker affidabile e low-cost
Il broker è il tuo “ponte” verso i mercati finanziari: per questo dovresti confrontare attentamente le commissioni di negoziazione, i costi del deposito titoli e la facilità d’uso della piattaforma.
Oggi molti broker offrono commissioni ridotte o gratuite sugli ETF, il che rende accessibili investimenti anche di piccolo importo. Alcuni propongono piani di accumulo automatici, perfetti per investire una cifra fissa ogni mese.
Consiglio 3: controlla i costi dell’ETF (TER)
Il TER (Total Expense Ratio) è il costo annuo dell’ETF, espresso in percentuale. Anche una differenza apparentemente piccola di 0,2% può erodere significativamente i rendimenti nel tempo. Un ETF con TER dello 0,1% costa 1 euro all’anno su 1.000 euro investiti, uno con TER dello 0,5% ne costa 5. I costi degli ETF si accumulano anno dopo anno, riducendo la crescita composta del tuo capitale.
Consiglio 4: diversifica fin da subito
La diversificazione è l’unico “pasto gratis” degli investimenti, e anche con budget limitati puoi diversificare efficacemente. Ad esempio, un ETF azionario globale che replica l’indice MSCI World più un ETF obbligazionario governativo creano già un portafoglio bilanciato.
Non concentrare tutto su un singolo mercato, settore o area geografica. Un ETF sull’Italia, per esempio, ti espone solo al mercato domestico. Meglio puntare su indici globali, che includono migliaia di aziende di tutto il mondo.
Consiglio 5: conosci la tassazione e i rischi valutari
In Italia, i capital gain sugli ETF sono tassati al 26%. Se l’ETF è denominato in dollari, sei esposto anche al rischio cambio euro-dollaro: se l’euro si rafforza, i tuoi guadagni in dollari valgono meno una volta convertiti.
Per i principianti, spesso è preferibile iniziare con ETF denominati in euro per eliminare questa variabile aggiuntiva. Esistono ETF con copertura valutaria (hedged) che riducono questo rischio, ma hanno costi leggermente più alti. Informati anche sulla modalità di replica dell’ETF: fisica (possiede davvero i titoli) o sintetica (usa derivati).
La tua mini-checklist pre-acquisto
Prima di procedere con l’investimento, dunque, verifica di aver:
- Definito obiettivo e orizzonte temporale chiari
- Scelto un broker autorizzato con costi trasparenti
- Selezionato ETF con TER basso e buona liquidità
- Pianificato una strategia di diversificazione del portafoglio
- Compreso la tassazione applicabile e i rischi valutari
Questa checklist ti aiuterà a capire come comprare ETF evitando le decisioni impulsive e come costruire fin da subito un piano di accumulo capitale strutturato. Infine, ricorda che non devi necessariamente investire tutto in una volta, ma puoi iniziare gradualmente – magari con 100-200 euro al mese.
La chiave del successo negli investimenti ETF non sta nel tempismo perfetto o nel trovare l’affare del secolo, ma nella disciplina e nella costanza. Inizia gradualmente, studia i mercati senza fretta e, soprattutto, investi solo quello che puoi permetterti di non toccare per anni. L’importante è iniziare: anche Einstein definiva l’interesse composto “l’ottava meraviglia del mondo“.
Disclaimer: questo articolo ha finalità puramente educative. Gli investimenti comportano sempre dei rischi e le performance passate non garantiscono risultati futuri. È opportuno consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere decisioni in materia di investimento.