Prosegue la richiesta di ulteriori chiarimenti sulla procedura semplificata per la sostituzione macchinari obsoleti, che rispecchino quanto stabilito nella nuova legge di bilancio 2025.
Con il supporto del dott. Luca Moliterni, consulente di CNA Lombardia per le tematiche riguardanti la finanza agevolata, l’innovazione digitale, i Piani 4.0 / 5.0 e titolare della società di consulenza We&Tech, MCE – Mostra Convegno Expocomfort prova di fare chiarezza su alcuni ostacoli applicativi, al fine di agevolare la sostituzione di beni obsoleti.
In caso di sostituzione di macchinari obsoleti per la certificazione ex ante devo effettuare un rilevamento dei consumi e poi applicare di default un risparmio del 5%?
E nella certificazione ex post dovrò solo confermare il risparmio?
La disposizione inerente alla sostituzione dei macchinari obsoleti, inserita dalla legge di bilancio 2025, introduce un importante elemento di semplificazione procedurale: rimane l’obbligo di certificazione e il calcolo del risparmio in TEP equivalenti, consentendo però ai certificatori di effettuare le proprie analisi su documentazione standardizzata già esistente, quali Regolamenti Europei, norme di settore, migliori tecnologie disponibili o altre evidenze equivalenti riconosciute nel settore di riferimento.
Questo approccio elimina la necessità di effettuare calcoli specifici sulla riduzione dei consumi energetici, semplificando notevolmente il processo di valutazione per l’accesso al beneficio.
Si tratta pertanto di fondare le valutazioni su una serie di elementi derivanti da letteratura tecnica e normative di riferimento, senza la necessità di effettuare dei calcoli puntuali.
Lo scrivente reputa però che, laddove possibile, l’utilizzo di dati reali sia preferibile alla definizione di ipotesi.
