Cosa sbagliano gli imprenditori italiani? Per un business che funzioni servono pianificazione, flessibilità e soft skills
In Italia, ci sono oltre 5,9 milioni di imprenditori attivi, ma il panorama delle nuove imprese è particolarmente sfidante. Infatti, circa il 30% delle nuove aziende fallisce entro i primi tre anni di attività.
Questa percentuale, secondo i dati Istat, aumenta considerevolmente nei primi cinque anni, arrivando a oltre il 50%. Le cause principali di questi fallimenti imprenditoriali includono la mancanza di una pianificazione adeguata, difficoltà finanziarie, e l’assenza di competenze imprenditoriali specifiche.
Ma quali sono gli elementi che, ad oggi, caratterizzano un business di successo in grado di adattarsi alle variazioni del mercato?
“Un progetto imprenditoriale che funzioni nel 2024 si basa su tre pilastri fondamentali: la conoscenza del mercato, l’innovazione costante e la capacità di adattarsi ai cambiamenti. Comprendere il proprio pubblico e anticiparne le esigenze è cruciale. Non basta essere presenti sul mercato, bisogna distinguersi, offrendo un valore aggiunto rispetto alla concorrenza.
In questo contesto, l’innovazione non riguarda solo il prodotto o il servizio, ma anche i processi interni e le strategie di comunicazione.
Un imprenditore deve investire su sé stesso, migliorando le proprie competenze e mantenendo alta la motivazione.
La produttività personale, intesa come capacità di ottimizzare il tempo e le risorse, ha un impatto diretto sulla capacità dell’azienda di raggiungere i propri obiettivi.
Un leader che si evolve è in grado di guidare l’azienda verso traguardi sempre più ambiziosi.”
È questo che il consulente, speaker, autore e formatore di fama nazionale, Massimo Martinini condivide agli imprenditori con la sua esperienza pluriventennale nella crescita delle imprese attraverso il suo progetto “Pillole di Business”.
Nato dalla passione per le dinamiche aziendali e dall’esigenza di supportare le aziende italiane nel loro percorso di sviluppo, Martinini punta a guidare gli imprenditori e professionisti a migliorare il proprio business, partendo dalle basi e dalla loro gestione quotidiana.
E quando si tratta di capire quali siano le principali problematiche contemporanee degli imprenditori italiani, individua, tra tutte, la difficoltà di mantenere una visione strategica a lungo termine e la gestione delle risorse.
“Ho iniziato a scrivere queste pillole per condividere le conoscenze acquisite con i miei clienti e con chiunque fosse interessato a migliorare il proprio business.
Il riscontro positivo mi ha spinto a trasformare questo progetto in un punto di riferimento per imprenditori e professionisti in cerca di consigli pratici e strategie efficaci.
Spesso le aziende si concentrano troppo sui risultati immediati, perdendo di vista l’importanza di costruire una base solida per il futuro.
Questo, unito ad una cattiva gestione delle risorse umane e finanziarie che richiede una pianificazione attenta e una costante revisione delle strategie adottate, è uno dei principali motivi di insuccesso. Tra gli errori più comuni? Sottovalutare l’importanza della pianificazione: molti imprenditori si lanciano sul mercato senza un piano chiaro, sperando che la loro idea innovativa basti per avere successo. In realtà, è fondamentale avere una strategia ben definita, basata su una ricerca approfondita del mercato e dei concorrenti”.
Altro pilastro fondamentale, sebbene sottovalutato, riguarda lo sviluppo trasversale di soft skills, che corrono in aiuto degli imprenditori durante tutto il processo imprenditoriale partendo dal proprio lavoro quotidiano.
Secondo i dati Istat, lo sviluppo di queste competenze nel contesto italiano è fondamentale, e sottolineano che sono proprio le imprese che investono in formazione continua, inclusa quella sulle soft skills, quelle ad essere più competitive e resilienti alle sfide del mercato.
“Per avere successo come imprenditore, ci sono alcune competenze chiave che non puoi ignorare. Prima di tutto, devi saper trovare clienti. Questa è la capacità più importante di tutte: senza clienti, il tuo business non esiste. Ma non basta trovarli, devi anche saper vendere. Le competenze di vendita sono essenziali per convincere le persone a scegliere te rispetto ai concorrenti.
Un’altra area fondamentale è il posizionamento (brand positioning). Devi differenziarti dagli altri e renderti unico agli occhi dei tuoi clienti. Se non ti distingui, il rischio è di entrare nella “guerra dei poveri”, dove la concorrenza si gioca tutta sul prezzo e i margini si riducono all’osso. Invece, crea un’offerta che non sia solo basata sul prezzo, ma sul valore che puoi dare.
Infine, c’è la capacità di prendere decisioni. Ogni giorno ti troverai di fronte a scelte che possono determinare il futuro del tuo business. Decidere rapidamente, ma con consapevolezza, è essenziale. Fare errori è normale, ma bisogna individuarli velocemente e raddrizzare il tiro.
L’imprenditore che riesce a bilanciare queste competenze non solo è in grado di superare le sfide, ma di far crescere la propria azienda in modo sostenibile nel lungo periodo. Il successo non arriva dall’oggi al domani, ma è il risultato di una costante applicazione di queste capacità”.