Si è svolto oggi a Milano l’evento “Internazionalizzazione e capitale umano la Lombardia e la sua filiera tecnico professionale protagonisti nel mondo”, organizzato da Confindustria Lombardia, con il patrocinio di Regione Lombardia e in collaborazione con Assolombarda e Confindustria Bergamo.
L’incontro ha approfondito gli impatti che la crisi demografica e la carenza di competenze avranno sulla società e in particolare sul sistema produttivo lombardo, delineando possibili soluzioni in linea con il modello di sviluppo regionale e all’interno di un quadro nazionale ed europeo, rappresentato dalla cornice del Piano Mattei.
Solamente per il periodo 2025-2029 si stima un fabbisogno per i settori privati di circa 617mila lavoratori stranieri, e l’industria con 245mila unità rappresenterà il 40% della domanda complessiva. La Lombardia è la regione dove si prevede la necessità di oltre 146mila lavoratori, il 24% del totale nazionale[1].
Partendo da questi presupposti che rimodelleranno il mercato del lavoro regionale, durante l’incontro sono state messe in luce buone pratiche di integrazione dei lavoratori stranieri nella filiera tecnico-professionale e il ruolo centrale delle imprese e delle istituzioni nella creazione di percorsi formativi e opportunità.
“Le dinamiche demografiche e la carenza di competenze rischiano di mettere in crisi il nostro modello competitivo. La chiave per far fronte a questa sfida è la collaborazione tra imprese, istituzioni regionali e enti di formazione come gli ITS finalizzata alla creazione di un contesto ottimale, dal punto di vista lavorativo, di housing e integrazione. Inoltre, per Confindustria Lombardia, la cornice fornita dal Piano Mattei e la sua declinazione regionale, con la costruzione di rapporti bilaterali con Paesi strategici e la collaborazione con le istituzioni, rappresenta un’opportunità che le imprese lombarde sono già pronte a cogliere” ha affermato il presidente di Confindustria Lombardia Giuseppe Pasini nel suo intervento.
Intervenendo nella tavola rotonda, la presidente di Confindustria Bergamo, Giovanna Ricuperati, ha dichiarato che “anche la nostra provincia è pesantemente investita da una prospettiva di declino demografico che sta mettendo a rischio il futuro del nostro territorio e del suo tessuto produttivo, radicato nell’innovazione e integrato nelle filiere globali, la cui competitività è strettamente connessa alle competenze tecniche e professionali delle persone. Di qui il nostro impegno per metterci in sintonia con le giovani generazioni, contribuire al rafforzamento della filiera formativa e aiutare le imprese ad essere più attrattive. In questo quadro – prosegue Giovanna Ricuperati – è diventato pressante immaginare anche progetti internazionali per facilitare l’arrivo qualificato di giovani, come il percorso ITS Tecnologie per la Vita di Bergamo, diventato un modello per il bando nazionale del Piano Mattei, che ha portato sul nostro territorio 70 studenti etiopi ed egiziani, prossimamente coinvolti in percorsi di stage nelle nostre aziende. Elemento strategico è inoltre il progetto “Live in Bergamo” a cui sta lavorando la nostra Associazione, attraverso la creazione di un fondo immobiliare, con l’obiettivo di coniugare rigenerazione urbana, risposte ai fabbisogni delle imprese e promozione di una reale integrazione sociale. Una qualità abitativa adeguata, infatti, è condizione imprescindibile per accogliere chi cerca nel nostro territorio nuove opportunità di lavoro e, più in generale, di vita”.
Sempre nel corso della tavola rotonda, Giulia Castoldi, vicepresidente vicaria di Assolombarda, ha sottolineato che “gli scenari demografici, caratterizzati da un invecchiamento della popolazione e da tassi di natalità in calo, impongono serie riflessioni legate al mercato del lavoro e alla competitività dei nostri territori – ha dichiarato la vicepresidente vicaria di Assolombarda, Giulia Castoldi -. Già oggi, le imprese avvertono l’elevato mismatch tra competenze necessarie e profili professionali ma, in prospettiva, la riduzione della forza lavoro necessita di nuove strategie per sostenere la crescita economica. Attrarre giovani e lavoratori, anche stranieri, attraverso politiche di formazione e inclusione, per colmare i gap occupazionali e favorire la diversità, diventa quindi una priorità. Come Assolombarda, siamo impegnati per sostenere questa epoca di transizione. Promuoviamo, con forza, lo sviluppo degli ITS Academy, oltre che la sempre più stretta collaborazione tra istituzioni formative e imprese, potendo anche contare sull’attenzione e sul sostegno delle politiche promosse da Regione Lombardia: una sinergia funzionale ad attrarre e realizzare investimenti trasformativi e a rafforzare le leve locali di sviluppo”.
All’incontro, moderati dal giornalista de Il Sole 24 ore Luca Orlando, sono intervenuti il Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Regione Lombardia, Giuseppe Pasini, Presidente di Confindustria Lombardia, Giovanna Ricuperati, Presidente di Confindustria Bergamo, Giulia Castoldi, Vicepresidente vicaria con delega alle Imprese familiari Assolombarda, Alessandro Mele, Vicepresidente, Rete ITS ITALY, Giuseppe Nardiello, Presidente, ITS Nuove Tecnologie della Vita, Don Marco Perrucchini, Direttore Generale AFP Patronato San Vincenzo.
[1] Fonte Unioncamere, Report “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2025-2029)”
