Decreto Competitività: Guidi, una spinta per la crescita delle imprese

«Il corposo pacchetto di norme contenute nel decreto – ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi – costituisce un primo importante aiuto alle imprese a sostegno della loro crescita e, quindi, della ripresa dell’economia nel suo complesso. Grazie soprattutto al taglio della spesa per l’energia, al credito d’imposta per i nuovi investimenti, all’ampliamento delle fonti per il credito e la raccolta di capitali, le aziende saranno in grado di accompagnare i primi segnali di miglioramento del clima economico che si iniziano ad intravvedere».
Ecco le principali norme a favore delle imprese:
1) TAGLIA-BOLLETTE
Il decreto riduce in media del 10% il costo dell’energia che grava sulle aziende attraverso una rimodulazione degli incentivi di cui fruiscono i grandi produttori da fonti rinnovabili; vengono anche ridotte le agevolazioni di cui godevano diverse categorie di consumatori.
2) SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI
Le imprese che acquisteranno beni strumentali in misura maggiore rispetto a quanto hanno fatto negli ultimi 5 anni godranno fino al 30 giugno 2015 di un credito d’imposta pari al 15%.
3) FINANZA
Vengono introdotte nuove norme per favorire la quotazione in Borsa; riviste anche le soglie per le offerte pubbliche di acquisto (opa), arrivano le azioni con voto plurimo. Nuove norme, infine, per le banche di credito cooperativo e i fondi immobiliari.
4) ILVA
Il decreto competitività ha assorbito le apposite norme varate dal governo con un distinto decreto-legge per consentire la prosecuzione dell’attività del maggior gruppo siderurgico italiano attraverso la concessione di finanziamenti prededucibili da parte delle banche e la possibilità di utilizzare i fondi sequestrati dalla magistratura per la realizzazione delle opere di risanamento ambientale.
5) CREDITO
Il provvedimento, infine, amplia la possibilità per le imprese di ricorrere a finanziamenti al di fuori dei normali canali bancari grazie all’autorizzazione ad erogare prestiti concessa a compagnie di assicurazioni e a fondi d’investimento.
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