Digitalizzazione ed export: i consigli della Farnesina

 Digitalizzazione ed export: i consigli della Farnesina

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de-lucaHo avuto il piacere di intervistare Vincenzo De Luca (nella foto a fianco), Ministro Plenipotenziario e Direttore Centrale Internazionalizzazione Sistema Paese per il Ministero degli Affari Esteri. Dalla nostra chiacchierata sono emersi alcuni punti fondamentali per l’approccio ai mercati internazionali, in particolar modo attraverso le attività di comunicazione web. Ne ho ricavato quindi una sorta di vademecum per gli imprenditori che desiderano internazionalizzarsi.

La digitalizzazione è fondamentale

Agli imprenditori italiani servono informazione e formazione per colmare il gap digitale che li distanzia dai competitor in ambito internazionale. Della stessa opinione è anche Vincenzo De Luca:«Far conoscere le opportunità e le potenzialità del web alle PMI è condizione fondamentale per rendere più forte la consapevolezza delle nostre imprese».

Estero e web vanno a braccetto

De Luca sottolinea come ci siano già imprese italiane che sfruttano le opportunità offerte dal connubio web e internazionalizzazione: «Un numero sempre crescente di imprese utilizza la rete per dialogare con l’estero e creare rapporti di business, anche nel B2B».

Sono anche le piccole e medie imprese a poter godere dei vantaggi della comunicazione web a supporto delle attività sui mercati esteri, grazie ai costi ridotti delle azioni sui nuovi media.

Nuovi mercati, sempre più vicini

Le vendite online e i mercati internazionali sono in espansione e anche grazie ai nuovi commerci con i colossi orientali si aprono vie prima difficili da raggiungere.  è sempre maggiore il numero di investitori che si affida a strumenti digitali, dalle parole del Direttore: «Durante la mia esperienza come Console Generale a Shanghai, ho potuto constatare come le PMI italiane stiano iniziando a fruttare il web per entrare nelle grandi piattaforme online cinesi come Taobao e Alibaba, che contano un’utenza di circa 600 milioni di consumatori».

Il merito del web

Non si risolve tutto con internet e non si risolve tutto online, tuttavia esiste un potenziale inespresso per quanto riguarda le opportunità che la rete offre alle nostre piccole e medie imprese. Spesso risulta complicato organizzare e promuovere un’attività online. Nonostante i costi siano sempre più ridotti, rimane scarsa la consapevolezza che con un investimento basso si possano ottenere ritorni più alti di quanto si immagini. De Luca sottolinea: «Chi utilizza il web per promuovere la priopria azienda sui mercati esteri deve assicurarsi la protezione del proprio marchio e contro le contraffazioni. Questo è uno dei temi che abbiamo posto anche ai grandi operatori del commercio online».

Comunicare nel presente

Gestire i contatti ottenuti tramite la comunicazione web può risultare macchinoso. Risulta quindi fondamentale l’organizzazione interna dell’azienda, al fine di gestire tali contatti nell’ambito di un solido progetto di internazionalizzazione.

De Luca conferma che «la comunicazione online accelera il processo di sviluppo dei contatti rispetto ai canali tradizionali».

Comunicazione localizzata

Un sito web ben impostato e localizzato in più di una lingua, è il punto di partenza per avviare il processo di internazionalizzazione tramite il web: «L’inglese è sicuramente la lingua più usata e conosciuta, ma non è in grado di soddisfare tutte le esigenze culturali, necessarie a entrare in contatto e fidelizzare il cliente sul mercato estero», prosegue il Direttore.

Mezzi sempre nuovi

Se da una parte vediamo la nascita di aziende italiane incentrate sull’offerta di servizi professionali di traduzione e accompagnamento per la presentazione e la vendita dei propri prodotti nei territori di interesse, dall’altra sono sempre in crescita gli utilizzi del web e della rete per aumentare il quadro di informazione e di orientamento all’estero. Come spiega De Luca, la Farnesina mette a disposizione, tra gli altri, due strumenti web importanti: «InfoMercatiEsteri e ExTender sono due nuovi strumenti realizzati in collaborazione con l’ICE per presentare le opportunità di investimento in ogni singolo Paese dove siamo presenti con la nostra rete diplomatica e consolare».

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