DMA e cambiamenti nella ricerca di Google: un intervento tempestivo o troppo tardivo?

 DMA e cambiamenti nella ricerca di Google: un intervento tempestivo o troppo tardivo?

Mentre l’Unione Europea implementa il Digital Markets Act (DMA) per regolamentare i “gatekeeper” di Internet, Google risponde con modifiche volte a migliorare l’esperienza degli utenti e la visibilità dei partecipanti all’ecosistema.

Partoo, piattaforma leader nel campo del digital marketing, ha condotto un’analisi approfondita su queste leggi europee per comprendere quali saranno i cambiamenti lato SEO di Google e come si possono muovere di conseguenza le aziende.

“Il DMA rappresenta un passo necessario per promuovere una concorrenza leale nel panorama online”, afferma Thibault Renouf, CEO di Partoo. “Tuttavia, si teme che queste misure siano arrivate troppo tardi per le imprese e i consumatori europei”.

L’analisi di Partoo rivela che, sebbene l’implementazione dei risultati avanzati (chiamati anche “rich results”) ovvero gli elementi interattivi e grafici che compaiono nelle SERP di Google per soddisfare meglio e più rapidamente le esigenze informative degli utenti, mirino a migliorare di gran lunga la visibilità, le sfide persistono. I siti Places (o “siti di Luoghi”) che compaiono nei nuovi rich results offrono un’alternativa al tradizionale Local Pack, ma sono carenti sotto diversi aspetti, tra cui l’esperienza utente, la localizzazione, il design dell’interfaccia e la qualità dei dati.

  • User Experience: La navigazione all’interno degli elenchi rappresenta una sfida per gli utenti, in quanto richiede più clic per accedere alle informazioni desiderate, con il risultato di un’esperienza di navigazione macchinosa.
  • Localizzazione: Le ricerche spesso non sono contestualizzate, il che complica il processo di ricerca di informazioni pertinenti, adattate alla posizione e alle preferenze specifiche degli utenti.

  • Interfaccia dell’utente: Negli elenchi spesso non ci sono le mappe, contengono un numero eccessivo di annunci pubblicitari e presentano interfacce disordinate, ostacolando la capacità degli utenti di individuare rapidamente e facilmente le informazioni desiderate.
  • Qualità dei dati: Gli elenchi faticano a garantire l’accuratezza e la tempestività delle informazioni aziendali, il che porta a potenziali imprecisioni e incoerenze nei risultati di ricerca, minando la fiducia e la soddisfazione degli utenti.

Affidarsi alle alternative – come gli elenchi e i siti comparatori – può causare problemi grandi alle aziende. Sebbene possano rappresentare un’alternativa, la qualità dei dati su queste piattaforme è spesso insufficiente, rendendo i risultati meno rilevanti per gli utenti. Inoltre, alcuni di questi siti non sono liberi di modificare le informazioni, che sono un aspetto fondamentale della SEO locale e della soddisfazione dei clienti.

“Nonostante i potenziali spostamenti di traffico sui profili di Google Business Profile, l’impatto dei “Siti di Luoghi” rimane minimo in quanto sono per lo più ignorati dagli utenti”, osserva Renouf. “Ci si chiede se il DMA favorisca la concorrenza a spese dei consumatori e dei punti vendita”.

I continui test dell’algoritmo di Google sottolineano l’importanza per le aziende di adattare le proprie strategie SEO locali. Sebbene Google Maps non sia stato toccato dal DMA, le aziende devono dare priorità all’ottimizzazione della loro presenza sia su Google Search che su Google Maps per coinvolgere efficacemente i clienti europei.

“I risultati dei test su Google sono dinamici e le aziende devono continuare ad adattarsi per mantenere la loro presenza online”, consiglia Renouf. “Mentre alcune possono vedere una maggiore visibilità, altre possono incontrare difficoltà nel mantenere le posizioni in classifica”.

Per le aziende che cercano di orientarsi nel panorama digitale in continua evoluzione, Partoo offre soluzioni su misura per ottimizzare la presenza online e migliorare la visibilità nei risultati di ricerca locali.

Immagine di freepik 

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