Dopo gli aumenti dei mesi precedenti, ad agosto 2020 le vendite verso i paesi extra Ue registrano una lieve diminuzione

 Dopo gli aumenti dei mesi precedenti, ad agosto 2020 le vendite verso i paesi extra Ue registrano una lieve diminuzione

Ad agosto 2020 l’Istat stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, una lieve diminuzione congiunturale per le esportazioni (-0,3%) e un forte aumento per le importazioni (+5,1%).

La lieve flessione su base mensile dell’export è sintesi di dinamiche differenziate: in calo le vendite di energia (-19,6%), beni di consumo non durevoli (-1,6%) e beni strumentali (-1,3%), in aumento quelle di beni di consumo durevoli (+7,0%) e beni intermedi (+2,2%). Dal lato dell’import, l’incremento congiunturale è molto intenso per i beni intermedi (+22,4%). Gli acquisti di energia (-10,2%) e beni di consumo non durevoli (-6,4%) sono invece in diminuzione.

Nel trimestre giugno-agosto 2020 rispetto al precedente, l’export segna un aumento del 25,9%, sintesi di incrementi diffusi a quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie, i più marcati per beni di consumo durevoli (+85,1%) e beni strumentali (+43,5%). Anche l’import registra un forte aumento congiunturale (+17,3%), con gli incrementi maggiori per beni di consumo durevoli (+70,7%) e beni strumentali (+31,3%).

Ad agosto 2020, la flessione tendenziale dell’export si amplia (-11,7%; era -8,1% a luglio) e, ancora diffusa a tutti i raggruppamenti, risulta più accentuata per energia (-54,8%), beni di consumo durevoli (-14,3%) e non durevoli (-11,8%). Rispetto all’export, l’import registra una contrazione più ampia ma in attenuazione (-16,4%, da -17,5% di luglio), determinata principalmente dal forte calo degli acquisti di energia (-50,3%). In aumento su base annua gli acquisti di beni intermedi (+9,7%) e beni di consumo durevoli (+7,5%).

La stima del saldo commerciale ad agosto 2020 è pari a +3.272 milioni (era +3.039 milioni ad agosto 2019). Diminuisce l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da + 6.220 milioni per agosto 2019 a +4.882 milioni per agosto 2020).

Ad agosto 2020 l’export verso paesi OPEC (-27,5%), paesi MERCOSUR (-25,5%) e Russia (-20,0%) è in forte calo su base annua. Aumentano le vendite verso la Cina (+4,8%).

Gli acquisti da Russia (-41,2%), Turchia (-28,8%), Stati Uniti (-24,7%) e Regno Unito (-23,3%) registrano flessioni tendenziali molto più ampie della media delle importazioni dai paesi extra Ue27. In deciso aumento gli acquisti dai paesi MERCOSUR (+25,1%).

Ad agosto 2020, per l’area extra Ue, al netto del Regno Unito, si stima che l’export diminuisca dello 0,4% su base mensile e dell’11,8% su base annua. L’import registra un aumento sul mese (+5,4%) e un’ampia flessione sull’anno (-16,0%). Il saldo commerciale è pari a +2.550 milioni (+2.326 milioni ad agosto 2019).

Il commento

Dopo gli aumenti dei mesi precedenti, ad agosto 2020 le vendite verso i paesi extra Ue registrano una lieve diminuzione congiunturale. Su base trimestrale, l’export segna comunque una variazione ampiamente positiva – diffusa a tutti i raggruppamenti, ad eccezione di quello dell’energia – cui contribuisce per oltre la metà l’incremento delle vendite di beni strumentali. Su base annua, la flessione dell’export si accentua ed è spiegata per 6,6 punti percentuali dal calo delle vendite di beni di consumo non durevoli e beni strumentali. Prosegue invece la fase di risalita dell’import, al cui incremento congiunturale contribuisce principalmente il forte aumento degli acquisti di beni intermedi (per oltre 7 punti percentuali). La flessione tendenziale delle importazioni, quasi totalmente determinata dal calo degli acquisti di prodotti energetici, è ancora molto ampia ma in attenuazione.

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