Dopo il lieve calo di febbraio, l’export registra a marzo un nuovo rialzo

 Dopo il lieve calo di febbraio, l’export registra a marzo un nuovo rialzo

A marzo 2021 l’Istat stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, un aumento congiunturale per entrambi i flussi, più ampio per le importazioni (+6,8%) rispetto alle esportazioni (+2,5%).

L’aumento su base mensile dell’export è dovuto soprattutto all’aumento delle vendite di energia (+65,2%) e beni intermedi (+3,5%). Risultano in calo le vendite di beni di consumo non durevoli (-1,0%). Dal lato dell’import, tranne che per i beni strumentali (-5,1%), si rilevano incrementi congiunturali diffusi, i più marcati per energia (+23,4%) e beni di consumo non durevoli (+7,6%).

Nel primo trimestre 2021, rispetto al trimestre precedente, l’export diminuisce dello 0,7%, per effetto principalmente del calo delle vendite di beni strumentali (-4,4%); l’import, invece, segna un rialzo congiunturale del 5,6%, cui contribuisce soprattutto il forte incremento degli acquisti di energia (+35,0%).

A marzo 2021, l’export aumenta su base annua del 23,1%. L‘aumento, diffuso a tutti i raggruppamenti principali di industrie, è particolarmente ampio per beni di consumo durevoli (+59,3%), energia (+38,9%) e beni strumentali (+34,1%). L’import registra una crescita tendenziale ancora più sostenuta (+35,0%), con forti aumenti per tutti i raggruppamenti; i più marcati riguardano beni di consumo durevoli (+91,0%), beni strumentali (+44,0%) e beni intermedi (+40,5%).

La stima del saldo commerciale a marzo 2021 è pari a +4.797 milioni (+5.073 a marzo 2020). Aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +7.053 milioni per marzo 2020 a +7.470 milioni per marzo 2021).

A marzo 2021 si registra un marcato aumento su base annua dell’export verso Cina (+47,0%), paesi Asean (+41,0%), paesi Mercosur (+38,2%), Svizzera (+35,7%), paesi Opec (+24,9%) e Turchia (+24,6%).

Gli acquisti da Cina (+89,7%), paesi Opec (+62,6%), paesi Mercosur (+47,3%), Turchia (+37,7%) e Regno Unito (+30,7%) registrano incrementi tendenziali molto più ampi della media delle importazioni dai paesi extra Ue27. Gli acquisti dagli Stati Uniti (-1,2%) sono in lieve calo.

Il commento

Dopo il lieve calo di febbraio, l’export registra a marzo un nuovo rialzo congiunturale spiegato per oltre la metà dall’aumento delle vendite di energia. Rispetto a marzo dello scorso anno – mese in cui le esportazioni italiane iniziarono a subire gli effetti della crisi sanitaria – la crescita dell’export è molto sostenuta e determinata per due terzi dall’aumento delle vendite di beni strumentali e beni intermedi. La crescita dell’export è diffusa verso tutti i principali partner commerciali extra Ue; nettamente superiore alla media è l’aumento delle vendite verso la Cina. Anche il rialzo congiunturale dell’import, più marcato di quello dell’export, è dovuto soprattutto ai maggiori acquisti di energia. Il deciso incremento tendenziale, giunto dopo un anno di ampie flessioni, riguarda in maniera generalizzata tutti comparti.

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