È lecito filmare durante la verifica fiscale?

 È lecito filmare durante la verifica fiscale?

Tornata alla ribalta la questione, ci siamo, dunque, chiesti se fosse lecito filmare gli agenti della Guardia di Finanza o funzionari dell’Agenzia delle Entrate nel corso di indagini tributarie.

Il G.D.P.R. (Garante per la Protezione dei Dati Personali) sembra essere chiaro sul punto.

Nella nota n. 14755 del 5 giugno 2012, pubblicata nella newsletter n.359 del 7 giugno 2012, il Garante chiarisce che «i funzionari pubblici e i pubblici ufficiali, compresi i rappresentanti delle forze di polizia impegnati in operazioni di controllo o presenti in manifestazioni o avvenimenti pubblici, possono essere fotografati e filmati, purché ciò non sia espressamente vietato dall’Autorità pubblica».

Tale divieto può consistere in specifiche ordinanze inerenti a un determinato contesto spazio-temporale, che riportino a ragioni di sicurezza le motivazioni dello stesso, oppure può riguardare determinate attività tutelate dal segreto istruttorio o di Stato.

Al di fuori di tale ambito di restrizione, le registrazioni video (ma anche foto e registrazioni audio) possono essere acquisite liberamente. L’uso delle immagini e delle riprese deve, però, rispettare i limiti e le condizioni dettate dal Codice in materia di protezione dei dati personali.

Le immagini e i filmati, infatti, rientrano nella definizione di dato personale e sia la loro acquisizione che ogni forma di loro diffusione costituiscono un trattamento di dati ai quali si applica la disciplina del Codice privacy.

Il Garante, dunque, ritiene in linea di massima lecita l’acquisizione e l’uso di foto e video raccolti nel corso di fatti, avvenimenti e cerimonie pubbliche, che immortalano anche pubblici ufficiali, funzionari pubblici o incaricati di pubblico servizio nell’esercizio delle loro funzioni, con specifica esclusione dei casi in cui l’Autorità pubblica lo vieti.

Tale materiale può poi essere reso pubblico in presenza di un legittimo interesse alla diffusione del video, come, ad esempio, il diritto di cronaca o la difesa in giudizio.

Ciò premesso e stante l’assenza di disposizioni che lo vietino espressamente, sembrerebbe, dunque, lecito che il contribuente filmi gli agenti e i funzionari nel corso di indagini tributarie, al fine di utilizzare il materiale, così raccolto, nel corso di azioni giudiziarie a tutela dei propri diritti, a seguito di eventuali contestazioni.

Il condizionale è d’obbligo dal momento che l’ultima parola spetta alla giurisprudenza che con specifico riguardo alle registrazioni video è ancora in continua evoluzione. In ogni modo, il Centro Studi Giuridici Sances, in collaborazione con alcune associazioni di cittadini e imprese (tra cui PIN, Partite Iva Nazionali) ha deciso di scrivere alle istituzioni per ottenere maggiori chiarimenti sul punto.

Dott. Tiziano De Salve

Avv. Matteo Sances

www.centrostudisances.it

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