Engagement, Welfare e Mobility: la seconda edizione dell’Osservatorio EWM fotografa lo stato del benessere aziendale in Italia

Immagine di freepik

È stata presentata la seconda edizione dell’Osservatorio EWM – Engagement, Welfare, Mobility, promosso da Timeswapp – azienda specializzata nello sviluppo e nella gestione di soluzioni digitali per il welfare aziendale – in collaborazione con l’Università LIUC nell’ambito del progetto LISA – Learning, Inclusion, Salary, Ageing.

L’iniziativa, nata per misurare la qualità della vita aziendale attraverso tre dimensioni chiave – engagement, welfare e mobilità – mira a fornire indicatori e benchmark utili al miglioramento continuo delle relazioni tra impresa e persone.

L’indagine, condotta tra giugno e settembre 2025 su un campione di 839 dipendenti appartenenti a grandi aziende italiane (circa 200 dipendenti ciascuna), ha indagato i bisogni, le percezioni e le abitudini dei lavoratori, restituendo una fotografia aggiornata del benessere organizzativo in Italia.

I risultati sono stati presentati durante l’evento “Engagement, produttività al lavoro, competenze digitali e sostenibilità: le nuove sfide dalla direzione HR”, ospitato il 29 ottobre presso la LIUC.
All’incontro hanno partecipato un panel eterogeneo di accademici, responsabili delle risorse umane e professionisti del settore che ha discusso i principali risultati emersi, offrendo spunti di riflessione su engagement, sostenibilità e trasformazione digitale nel mondo del lavoro.

Mobilità: il pendolarismo resta una sfida

Il tema della mobilità casa-lavoro continua a rappresentare un punto critico:

  • Il 20% dei dipendenti ha dichiarato di arrivare al lavoro dopo un tragitto faticoso, percentuale che supera il 50% quando la percorrenza giornaliera supera i 45 minuti.
  • Il 52% dei lavoratori non rinuncerebbe all’auto o alla moto, segno di una forte resistenza al cambiamento.
  • Solo il 48% valuterebbe mezzi alternativi, ma a precise condizioni: fermate dei mezzi vicine, incentivi all’abbonamento, maggiore efficienza dei trasporti o disponibilità di piste ciclabili, docce e parcheggi di biciclette in azienda.

Nonostante gli obblighi normativi, il Piano Spostamenti Casa-Lavoro è ancora poco conosciuto e solo parzialmente attuato nelle aziende, segnalando un’opportunità da cogliere per promuovere una mobilità più sostenibile.
In questa direzione, Timeswapp ha sviluppato un servizio dedicato di Mobility Management, volto a supportare imprese e dipendenti nella transizione verso modelli più efficienti e green.

Welfare: la salute resta la priorità

Il welfare aziendale si conferma una leva strategica ma ancora parzialmente poco sfruttata.

  • Quasi l’80% dei dipendenti lo considera importante, ma solo il 51% ne usufruisce pienamente.
  • La salute si conferma la priorità assoluta (69%), seguita dalle spese per la casa (47%).
  • Tuttavia, la spesa effettiva dei crediti welfare si concentra ancora su beni di consumo, carburante e servizi sanitari, rivelando una certa distanza tra bisogni dichiarati e comportamenti reali.

L’Osservatorio conferma inoltre una correlazione positiva tra welfare e engagement, a dimostrazione del ruolo cruciale del benessere nel favorire la partecipazione e il senso di appartenenza dei dipendenti.

Engagement: una relazione da rafforzare

Il livello di engagement con l’azienda rimane sulla soglia della sufficienza. Meno della metà dei dipendenti si dichiara effettivamente coinvolta, mentre oltre il 30% mostra una relazione negativa con la propria organizzazione.
Tra le venti dimensioni analizzate, il senso di appartenenza emerge come il fattore più determinante per la qualità della vita lavorativa, seguito da ambiente, relazioni interne ed equilibrio vita-lavoro.

Evoluzione rispetto alla prima edizione

Rispetto alla prima edizione del 2024, i dati 2025 mostrano un quadro in evoluzione ma ancora caratterizzato da alcune criticità strutturali:

  • cresce la consapevolezza sul valore del welfare, ma permane un gap nell’utilizzo effettivo;
  • l’auto privata resta dominante negli spostamenti, segno di una limitata sensibilizzazione ambientale;
  • il livello di engagement, pur stabile, mostra segnali di fragilità relazionale.

Un Wellbeing Index appena sufficiente

Dall’Osservatorio è emerso un Wellbeing Index di 60 punti, sviluppato come indicatore sintetico delle tre dimensioni chiave — engagement, welfare e mobility.

La scarsa sufficienza del risultato evidenzia la necessità di intervenire su tutte e tre le dimensioni poiché offre una lettura integrata del benessere delle imprese italiane e, in quanto tale, diventa uno strumento di analisi destinato a dare continuità alle prossime edizioni dell’Osservatorio.

I risultati emersi da questa seconda edizione dell’Osservatorio offrono uno spaccato reale delle aziende italiane e del rapporto tra impresa e persone, commenta Pietro Spreafico, Product Manager Welfare & Mobility e Co-founder di Timeswapp. “Un dato su cui riflettere è il sottoutilizzo dei programmi di welfare aziendale, nonostante la loro riconosciuta importanza. Questo evidenzia quanto sia necessario supportare le aziende con strumenti digitali semplici e integrati, in grado di rendere il welfare più accessibile e di valorizzare al meglio le risorse disponibili, aiutandole a comprendere come tali strumenti rappresentino oggi un elemento strategico per attrarre e trattenere nuovi talenti. Un altro tema cruciale, e a me particolarmente caro, è quello della mobilità aziendale, prosegue Spreafico. “Le soluzioni di mobility management sono oggi un potente alleato per le imprese che devono rispondere agli obblighi normativi imposti dal piano spostamenti casa-lavoro (PSCL) e dagli obiettivi di sostenibilità previsti dalla CSRD nei bilanci ESG, che contribuiscono a migliorare l’impatto sull’ambiente e a rafforzare la reputazione aziendale, promuovendo comportamenti responsabili e coerenti con i valori dell’organizzazione.

“La collaborazione con l’Osservatorio EWM – Engagement, Welfare, Mobility, promosso da Timeswapp – commenta Eliana Minelli, Professoressa Associata e Coordinatrice Progetto LISA dell’Università LIUC – si conferma coerente rispetto a LISA, il progetto di ricerca che LIUC dedica alle disuguaglianze che si riflettono sulla competitività aziendale e sul mercato del lavoro nella parte italiana dell’Insubria. In particolare, lavoriamo su apprendimento continuo, inclusione nel mercato del lavoro, divario salariale, invecchiamento della forza lavoro. Temi per i quali è fondamentale prendere in considerazione anche gli aspetti indagati da questa ricerca, primi fra tutti welfare ed engagement, che rappresentano una chiave importante per favorire la produttività aziendale e migliorare la sostenibilità sociale dei contesti organizzativi.” 

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.