HCOB PMI®: a maggio, la crescita del settore terziario italiano rallenta mantenendosi comunque al di sopra della tendenza

 HCOB PMI®: a maggio, la crescita del settore terziario italiano rallenta mantenendosi comunque al di sopra della tendenza

L’espansione economica di maggio del settore terziario italiano si mantiene elevata, grazie nuovamente all’acquisizione di nuovi ordini. La pressione sulla capacità operativa resta evidente, visto che le aziende hanno continuato ad assumere personale aggiuntivo, e la fiducia sul futuro è rimasta in territorio positivo. Tuttavia, il tasso di crescita dell’attività e dei nuovi ordini si è indebolito rispetto ad aprile, e l’inflazione dei costi continua a indicare valori ostinatamente alti.

L’Indice principale HCOB PMI dell’Attività Terziaria in Italia di maggio si è posizionato su 54.0, segnando un rallentamento rispetto a 57.6 di aprile e scendendo al valore minimo degli ultimi tre mesi. Ciononostante, l’indice ha registrato dall’inizio del 2023 una crescita continua ed ha mostrato un forte rialzo dell’attività rispetto ad aprile.

Ancora una volta, l’incremento dell’attività è strettamente collegato al volume di nuovi ordini ricevuti. Le aziende intervistate hanno notato dinamiche di mercato nel complesso più positive, con un aumentato interesse da parte dei clienti e maggiori opportunità di aggiudicarsi nuovi ordini. Maggio ha segnato il sesto mese consecutivo di crescita dei nuovi ordini e quest’ultimo rialzo è stato lievemente migliore rispetto ai due mesi precedenti, mantenendo valori nettamente maggiori rispetto alla media dell’indagine. Anche gli ordini esteri sono migliorati, segnando un forte aumento per il terzo mese consecutivo: il campione d’indagine ha infatti registrato un rafforzamento della domanda internazionale nel corso del mese.

Con l’incremento delle necessità aziendali dovute al rialzo dell’attività e dei nuovi ordini, le aziende terziarie hanno continuato ad assumere personale aggiuntivo. Gli ultimi dati hanno indicato il venticinquesimo mese consecutivo di aumento occupazionale, con volumi di crescita poco distanti dal record in quasi un anno di aprile. A evidenziare l’aumento delle necessità operative delle aziende è il modesto rialzo del lavoro inevaso accumulatosi nel settore terziario. È solo la seconda volta nell’ultimo anno che questo indice registra un aumento degli ordini in giacenza.

L’inflazione dei costi operativi di maggio ha continuato a mantenere valori ostinatamente alti. Malgrado abbia registrato il valore minimo in 19 mesi, l’aumento dei costi è stato di nuovo elevato. Il campione monitorato si è lamentato degli alti prezzi pagati per il carburante, l’energia e altre spese variabili. Dove possibile, le aziende hanno anche cercato di trasferire l’aumento dei costi ai clienti, come si evince dal nuovo aumento delle tariffe medie applicate, il cui tasso di inflazione è stato di nuovo elevato, restando tuttavia nettamente inferiore a quello dei costi.

In ultimo, le aziende hanno mantenuto un certo livello di fiducia nei confronti delle prospettive future, collegandolo alla speranza di una ampia ripresa economica e di un calo dell’inflazione nei mesi a venire. L’ottimismo sui prossimi 12 mesi di attività ha indicato tuttavia il valore più debole da gennaio. Alcune aziende hanno espresso preoccupazione sull’orientamento della politica monetaria e sulle sue potenziali misure di restringimento dell’attività economica. Altre hanno inoltre citato il possibile prolungamento delle incertezze dell’economia mondiale (come l’inflazione e la guerra in Ucraina), che potrebbero limitare la crescita nell’anno a venire.

Commento

Analizzando i dati PMI del Settore Terziario in Italia, Tariq Kamal Chaudhry, Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “Contrariamente alla tendenza recessiva del settore manifatturiero, il terziario italiano continua a crescere. Anche se l’HCOB PMI dei servizi in Italia è diminuito per il terzo mese consecutivo, raggiungendo 54.0, ha continuato a segnalare un’espansione piuttosto soddisfacente. Dal nostro punto di vista, i fattori che spingono al rialzo sono legati alla buona situazione occupazionale e al turismo, che in Europa sta mostrando valori eccezionali. Complessivamente, le aziende monitorate dall’indagine S&P Global si mostrano attualmente ottimiste. Occupazione e nuovi ordini, nello specifico, stanno aumentando anche se mostrano valori di crescita in rallentamento rispetto al mese precedente. Va inoltre visto positivamente il livello degli ordini inevasi, che per svariati mesi ha ininterrottamente registrato un calo, ma che ora indica un incremento. Le aziende terziarie monitorate in Italia sono probabilmente preoccupate del continuo rialzo dei costi gestionali che, secondo i dati PMI, possono essere trasferiti ai clienti solo parzialmente. È questo che mette pressione sui margini di profitto delle aziende. Meno veloce ma sempre elevata è la crescita delle aspettative economiche future in territorio nazionale ed estero che, nel corso di questo anno post pandemico, evidenzia un fenomeno globale, pertanto anche italiano. Le previsioni ottimistiche del l’HCOB PMI del terziario italiano confermano che le aziende negli ultimi due trimestri preferiscono assumere personale aggiuntivo con contratti permanenti piuttosto che temporanei. Dopo gli anni della pandemia, uno slancio di crescita relativamente alto del terziario è comprensibile. Nel corso di questo trimestre, data l’importanza di questo settore in Italia, l’economia generale dovrebbe continuare a crescere.”

Partecipa alla discussione

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.