HCOB PMI®: con il crollo dei nuovi ordini, il settore terziario italiano indica la maggiore contrazione in un anno

 HCOB PMI®: con il crollo dei nuovi ordini, il settore terziario italiano indica la maggiore contrazione in un anno

I dati dell’indagine di ottobre hanno segnalato un elevato indebolimento del settore terziario in Italia, con l’attività ed i nuovi ordini in calo al tasso più rapido in un anno. Le aziende hanno peraltro segnalato che l’incertezza del clima economico e geopolitico ha causato una forte contrazione delle vendite ai mercati internazionali. Con la riduzione del flusso dei nuovi ordini, le aziende si sono concentrate sugli ordini in giacenza, riducendo inoltre gli organici.

In altri contesti, l’indagine di ottobre relativa al settore terziario italiano ha segnalato un abbassamento della pressione sui costi di gestione, di conseguenza l’inflazione dei prezzi di vendita è rallentata al valore più debole in due anni.

L’indice principale dell’indagine, l’HCOB PMI® dell’Attività Terziaria in Italia è scivolato ancora più in basso rispetto alla soglia di non cambiamento di 50.0, posizionandosi ad ottobre su 47.7, rispetto a 49.9 di settembre, e ha segnalato il terzo mese consecutivo di contrazione dell’attività terziaria. Ciò inoltre indica un peggioramento del declino, con l’attività totale in calo al tasso più rapido in 12 mesi.

Le aziende monitorate hanno collegato la riduzione dell’attività al calo del flusso di nuovi ordini e all’incertezza scaturita dalle tensioni geopolitiche.

Senza dubbio, ad inizio del quarto trimestre si assiste al più rapido tasso di riduzione delle nuove commesse in un anno, che tra l’altro è stato generalmente elevato. I commenti delle aziende partecipanti all’indagine hanno spesso collegato il calo delle commesse al pessimo clima economico, che ha fatto svanire l’interesse dei clienti.

Oltretutto, nel mese di ottobre anche la domanda estera di servizi provenienti dall’Italia è continuata a deteriorare, con il più veloce calo delle nuove commesse estere da gennaio 2022.

Le tensioni geopolitiche hanno inoltre pesato sulle previsioni delle aziende relative all’attività nei prossimi 12 mesi. Dai dati dell’indagine di ottobre e rispetto alla media storica, la fiducia si è mantenuta sottotono. Detto ciò, in media le aziende prevedono una crescita dell’attività da qui ad un anno, ed alcune di esse attribuiscono l’ottimismo alla speranza di ripresa delle condizioni della domanda.

Allo stesso tempo, si è registrata capacità in eccesso per le aziende terziarie in Italia, visto che il settore ha segnalato il primo mese di calo degli ordini inevasi dallo scorso luglio. La flessione è stata però solo marginale.

Con attività, nuovi ordini e commesse inevase che hanno tutti indicato un deterioramento in quest’ultima indagine, il campione monitorato ha ridotto la propria forza lavoro, segnando solo il terzo calo mensile dell’occupazione del terziario italiano in due anni e mezzo. Alcune tra le aziende intervistate hanno inoltre menzionato le difficoltà nel trovare personale qualificato.

Concludendo, sul fronte dei prezzi, nonostante ad ottobre sia continuata l’onda inflazionistica, viste le citazioni fatte sull’aumento del carburante, dell’energia, delle materie prime e del costo del lavoro, il tasso mensile è diminuito, segnando uno dei valori più deboli da inizio 2021. Laddove le aziende hanno indicato costi minori, sono stati riportati tagli al personale.

Eppure, le tariffe applicate ad ottobre ai clienti del settore terziario sono aumentate solo lievemente e al tasso più debole in due anni. Se alcune aziende hanno trasferito i costi maggiori ai clienti, altre hanno offerto sconti, spesso su richiesta dei clienti.

Commento

Analizzando i dati PMI del Settore Terziario in Italia, Dr Tariq Kamal Chaudhry, Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “L’industria terziaria italiana si trova in una situazione seriamente difficile, in assenza di rapide soluzioni all’orizzonte. L’Indice HCOB PMI di ottobre ha subito un forte crollo, posizionandosi su un mero 47.7. Le assunzioni si sono arenate, visto il flusso minore dei nuovi ordini e l’assenza di personale sufficientemente qualificato. Secondo i dati ufficiali, il livello di disoccupazione di agosto aveva toccato il 7.3% e, dai dati PMI, è poco probabile che i dati sugli organici di settembre mostreranno un cambiamento significativo. Nel settore terziario italiano, il calo dell’attività sembra essersi abbinato al veloce incremento dei costi. Le aziende intervistate hanno avuto difficoltà a trasferire tali aumenti ai clienti, mettendo ancora più sotto pressione i margini di profitto e aggravando quindi questa condizione di crisi. Il futuro del settore terziario italiano appare piuttosto difficile, con gli ordini totali ed esteri in caduta libera nel contesto globale incerto. Anche se alcune aziende sperano in una ripresa dei livelli di produzione, l’Indice sull’Attività Futura si è indubbiamente posizionato al di sotto della media di lungo termine.”

HCOB PMI® Composito in Italia: si intensifica la contrazione del settore privato con l’attività che cala al tasso più rapido in un anno

A ottobre, il settore privato in Italia scende ancora di più in contrazione, con sia il manifatturiero che il terziario che registrano entrambi un più rapido calo dei livelli di produzione. Ne consegue che, una volta destagionalizzato, l’Indice HCOB PMI sulla Produzione Composita in Italia è sceso ai minimi in un anno con 47.0, da 49.2 di settembre, estendendo l’attuale sequenza a cinque mesi consecutivi di contrazione.

Il declino dell’attività si è fortemente allineato all’andamento dei nuovi ordini, visto che il settore privato ha registrato la più forte contrazione della domanda in più di 12 mesi. Si sono nuovamente evidenziati i livelli di capacità operativa in eccesso poiché entrambi i settori hanno indicato una riduzione del livello degli ordini in giacenza, unitamente a marginali tagli sull’occupazione.

In merito ai prezzi, i costi operativi generali sono fortemente aumentati, guidati dalla forte inflazione dei costi del settore terziario. Il manifatturiero, al contrario, ha registrato il nono mese consecutivo di riduzione delle spese. Nel mese di ottobre, i prezzi di vendita del settore privato sono tuttavia diminuiti marginalmente e per il quinto mese consecutivo, spinti dalla forte deflazione del settore manifatturiero.

Immagine di rawpixel.com su Freepik 

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