HCOB PMI® Flash: primo aumento dei nuovi ordini dell’eurozona in 15 mesi

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I dati previsionali dell’indagine PMI® di agosto mostrano un incremento dei nuovi ordini, che pone così fine alla serie di contrazioni iniziata a giugno del 2024. Questa nuova espansione ha provocato un incremento dell’attività al livello maggiore in 15 mesi. Le aziende hanno anche aumentato il loro organico per il sesto mese consecutivo. Nel frattempo, le pressioni inflazionistiche di agosto sono aumentate con tassi maggiori sia dei costi che dei prezzi alla vendita.

Produzione e domanda

Una volta destagionalizzato, l’Indice HCOB PMI Flash Composito della Produzione dell’eurozona, redatto da S&P Global e basato circa sull’85% delle consuete risposte finali dell’indagine, è migliorato per il terzo mese consecutivo attentandosi a 51.1 dal 50.9 di luglio. Il modesto aumento dell’attività è stato il maggiore dal maggio 2024. La produzione è adesso aumentata costantemente negli ultimi otto mesi.

La maggiore espansione della produzione a metà del terzo trimestre dell’anno è stata supportata dal settore manifatturiero la cui produzione è aumentata stabilmente ed al tasso più rapido in quasi tre anni e mezzo. Nel frattempo l’attività terziaria è aumentata per il terzo mese consecutivo, anche se leggermente e di meno che a luglio.

La Germania, maggiore economia dell’area euro, ha riportato ad agosto il terzo mese consecutivo di aumento, grazie alla forte espansione del settore manifatturiero. Anche se il tasso di espansione dell’attività totale è rimasto lieve tra la debolezza generale del settore dei servizi, l’ultimo incremento è stato il maggiore da marzo. Intanto in Francia l’attività ha quasi raggiunto una stabilizzazione, con la contrazione marginale della produzione che è stata la minore in un anno. Il resto dell’eurozona ha continuato a registrare incrementi della produzione anche se a tassi di crescita leggermente rallentati rispetto a luglio.

nuovi ordini sono nuovamente ritornati a crescere ad agosto ponendo così fine alla serie di contrazione di 14 mesi. L’incremento è stato lieve ma presente in ambedue i settori. L’aumento dei nuovi ordini ricevuti nel manifatturiero è stato infatti il primo da aprile 2022. La crescita totale degli ordini è avvenuta nonostante la nuova riduzione dei nuovi ordini destinati all’estero (inclusi quelli all’interno dell’eurozona). Questi ormai diminuiscono costantemente da marzo 2022 e l’ultima contrazione è stata la maggiore in cinque mesi.

Occupazione

Le aziende della zona euro ad agosto hanno continuato ad assumere nuovo personale, estendendo la sequenza di creazione di posti lavoro a sei mesi. L’ultimo aumento è stato modesto ma il più rapido dal giugno 2024. L’incremento totale del livello occupazionale si è concentrato nel terziario poiché l’occupazione nel manifatturiero ha continuato a ridursi. La Francia ha riportato un nuovo aumento dell’occupazione ad agosto, ma gli organici in Germania sono leggermente diminuiti. Nel resto dell’eurozona i numeri sono leggermente aumentati.

Le assunzioni di nuovo personale hanno fatto sì che le aziende potessero tenere sotto controllo il carico di lavoro nonostante l’incremento dei nuovi ordini. Grazie a questo il lavoro inevaso ha continuato a diminuire, estendendo questa serie di contrazioni iniziata ad aprile 2023. La diminuzione di questo mese è stata leggermente maggiore di quella di luglio.

Prezzi

Ad agosto, le pressioni inflazionistiche sono aumentate, con maggiori tassi d’incremento sia dei costi di acquisto che di vendita rispetto a luglio. I prezzi di acquisto sono aumentati nettamente ed al tasso maggiore in cinque mesi. Detto ciò, il tasso d’inflazione è rimasto inferiore della media della serie. Anche se di poco, i costi nel manifatturiero sono aumentati per la prima volta in cinque mesi. Nei servizi invece, l’ultimo forte incremento dei prezzi d’acquisto è stato il maggiore da marzo.

Il trasferimento dell’incremento dei costi ai clienti finali di agosto è stato evidente in una nuova espansione dei prezzi di vendita. Il tasso d’inflazione è accelerato risultando il più rapido in quattro mesi. Maggiori incrementi sono stati segnalati in Germania e Francia, ma nel resto dell’eurozona si è registrato il minore incremento dei prezzi alla vendita di quest’anno.

Scorte e catene di fornitura

Il settore manifatturiero ha continuato ad abbassare ad agosto i livelli d’attività di acquisto, ad un tasso accelerato rispetto a luglio ma ancora il secondo più lento degli ultimi tre anni. Le giacenze degli acquisti e le scorte di prodotti finiti sono anche diminuite più rapidamente ad agosto, con i maggiori tassi di esaurimento in cinque mesi per tutti e due gli indici. I tempi di consegna dei fornitori si sono allungati per il terzo mese consecutivo e con un peggioramento della performance dei fornitori al massimo da novembre 2022.

Prospettive future

Ad agosto, l’ottimismo è diminuito per il secondo mese consecutivo, ha raggiunto il livello minimo in quattro mesi, ed è risultato più debole della media della serie. Questo calo è stato rilevato in ambedue i settori in Germania, Francia e nel resto dell’eurozona. Le aziende francesi hanno infatti espresso previsioni pessimiste rispetto alla produzione per la prima volta in nove mesi.

Commento

Analizzando i dati PMI flash Dr. Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “Le cose stanno migliorando: l’attività economica si è ripresa sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi e, in generale, abbiamo notato una lieve accelerazione della crescita durante gli ultimi tre mesi. Nonostante le avversità provocate dai dazi statunitensi e dalla generale incertezza, le aziende dell’eurozona sembrano farcela abbastanza bene. Il mercato della moneta unica potrebbe avere un ruolo positivo in questo caso poiché, infatti, la maggior parte dei ricavi provenienti dall’export e dal turismo sono generati all’interno dell’Unione Europea. La Banca Centrale Europea potrebbe preoccuparsi dall’incremento delle pressioni sui costi nel terziario poiché, dopotutto, sta contando su un rallentamento della crescita dei costi salariali che possa aiutare il rallentamento dell’inflazione in questo momento cruciale per l’economia. Detto ciò, c’è un po’ di sollievo nel fatto che l’inflazione dei prezzi alla vendita nel terziario è rimasta pressoché uguale. La produzione manifatturiera è aumentata per il sesto mese consecutivo con la Germania in testa. La Francia, che a giugno e luglio aveva trascinato i numeri al ribasso, ha mostrato segni di stabilizzazione. Lo stesso è avvenuto nei servizi con la recessione francese che pare stia scemando e la Germania che mostra segni di crescita, anche se lievi. La politica tariffaria statunitense sta lasciando un segno, con la seconda diminuzione mensile degli ordini provenienti dall’estero nel manifatturiero. La Germania sembrava andare bene, forse grazie a acquisti preventivi dagli Stati Uniti, ma adesso sta anch’essa notando diminuzioni degli ordini. La Francia è venuta fuori dalla profonda contrazione della domanda estera negli ultimi mesi, ma gli ordini in arrivo sono ancora in diminuzione.”

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